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Basket, vittoria all’ultimo respiro. Altra sfida playoff per il Roca Team

Arriva alla Salle Gaston Médecin il Partizan dell'imperatore Zelko Obradovic

Monaco. La sfida era di quelle importanti, perché bisognava confermare quanto di buono fatto col Real Madrid e tenere il contatto col sesto posto, quello che vale l’accesso diretto ai playoff, mentre l’Efes doveva fare corsa sul decimo posto che vale i play in, il tutto in un ambiente caldo e passionale: aver vinto una partita così, tirata all’ultimo tiro e all’ultimo respiro vale almeno il doppio perché dà continuità e stabilità in un momento particolarmente complesso della stagione.

La gara inizia nervosa ma è il Roca Team a mettere la testa avanti, con Outtara e il solito Mike James, mentre dall’altra parte Larkin ruba due palloni al nativo di Portland che converte in punti e poi sono Thompsons e Beuabois a portare avanti i turchi, con Diallo che tiene a stretto contatto il Monaco, e il quarto finisce 23 a 22 per i birrai turchi. Okobo e Loyd iniziano il secondo periodo colpendo dalla distanza, il Roca Team prende decisamente il controllo delle plance ma i turchi non demordono, restano sempre aggrappati alla partita e con Willis e Bryant viaggiano ad alta intensità e annullano ogni tentativo di fuga monegasca fino ad arrivare al meno 1 sul 39 a 38 per il Roca Team e poi a sorpassare in virtù di un intensità difensiva ritrovata che diventa un vantaggio di quattro punti e obbliga Obradovic al time out per disegnare l’ultimo tiro del quarto che però per poco non diventa un involontario assist per l’ultima tripla turca dopo una persa di Mike James, e non riesce a fermare il parziale di 10 a 0 per l’Efes, che fissa il risultato sul 43 a 39 all’intervallo lungo.

Inoltre viene sanzionato l’ennesimo tecnico a Mike James, questa volta senza che le immagini chiariscano alcunché, in quello che sembra l’ultimo capitolo di un romanzo a puntate sul difficile rapporto tra la Stella del Monaco e la classe arbitrale, rapporto sempre più nervoso dopo le ultime dichiarazioni del nativo di Portland.

Non si ferma la corsa dei turchi nel terzo quarto, arrivano sul più 8 ed è ancora Loyd, dopo essere stato sanzionato con un antisportivo a prendere per mano la squadra e a riportarla sotto, aumentando l’applicazione in difesa e trovando punti in transizione ; ma poi il Monaco ricade nel suo atavico difetto, accusa l’ormai classico momento di blackout e l’Efes può ancora allungare. Non è questione di tattica o strategia, è proprio un qualcosa che si rompe nella squadra, nella testa dei giocatori a vanificare in un attimo tutto il buon lavoro fatto, per poi magari ritornare a macinare gioco e punti, specialmente quando Motiejunas entra e diventa un fattore, impone la sua classe enorme in attacco e in tandem con un Okobo finalmente razionale e misurato chiude il terzo quarto sul 65 a 60 per il Roca Team. Ci pensa Shane Larkin ad animare l’ultimo quarto, si mette in proprio e riporta l’Efes in partita, costringendo Obradovic a parlarci su, sul come fermare il folletto dei turchi, e l’uscita dal time out con Mike James e Diallo arride ai monegaschi, fino a che un tap-in di Okobo obbliga Erdem Can a chiamare time out per fare il punto della situazione.

Ma è proprio Larkin a ripartire, a mettere in ritmo anche Beuabois che mette la tripla del meno 1, e poi ci pensa Clyburn con una persa sanguinosa e con un fallo ad azzoppare le speranze dei suoi, consentendo ad Okobo dalla linea della carità di portare il Roca Team a più tre. E poi c’è il tiro di Beuabois, che gli arbitri vedono correttamente da due a mettere ancora l’Efes in scia, fino a che ancora Okobo dalla lunetta fissa il punteggio finale, 80 a 78 per Monaco, e a nulla vale l’ultima tripla della disperazione turca. Enorme come abbiamo detto il valore di questa vittoria, ottenuta contro una squadra che ha in Larkin e Beaubois due punte capaci di accendersi in ogni istante e di creare problemi a iosa per qualsiasi difesa ; ma grande anche la risposta del Roca Team, che ancora una volta dietro a Mike James si riscopre collettivo solido e capace di reagire alle sfuriate avversarie, senza perdere la testa e riuscendo ad ovviare anche a quei momenti in cui la luce si spegne e in campo si vedono solo gli avversari.

Ma non è tempo di indugiare in celebrazioni, mercoledì prossimo arriva alla Salle Gaston Médecin il Partizan dell’imperatore Zelko Obradovic, e venerdì a stretto giro di posta sarà il turno del Fener dell’istrionico Jasikievicius, due partite in sequenza che peseranno enormemente sulla stagione del Roca Team e che non ci si può permettere di sbagliare e di perdere.

Marco Ghisalberti Streambasket.com

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