Basket, il Monaco sbriciola il Real Madrid

20 gennaio 2024 | 08:46
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Basket, il Monaco sbriciola il Real Madrid
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Basket, il Monaco sbriciola il Real Madrid

La stagione cambia decisamente prospettiva

Principato di Monaco. Monaco contro Real Madrid non è solo un duello tra case regnanti ma è una partita che vale una stagione, un bivio che il Roca Team non può sbagliare : da una parte i playoff, dall’altra un finale di stagione in declino.

Torna Okobo, reintegrato,torna Jordan Loyd ma mancano John Brown III e Strazzel e sull’altro fronte mancano al Real Tavares e Llull e cosi il Monaco parte con i tre piccoli e Jaiteh centro, e questo assetto paga subito dividendi perché le triple di Outtara e l’energia del lungo francese portano la partita sul 15 a 6 per il Monaco e obbligano Chus Mateo al time out.

Ma la musica non cambia, il Roca Team sorretto da una difesa aggressiva sul portatore di palla recupera palloni, manda in tilt Campazzo e poi c’è Mike James, 7 punti e 6 assist a guidare la squadra al 33 a 20 della fine del primo quarto ; si è rivisto anche un Okobo lucido e misurato.

Il secondo quarto inizia nel segno del Chacho Rodriguez, 8 punti in fila ed un dominio mentale sul match che riporta sotto il Real nel punteggio e nel ritmo della gara, ma nel momento migliore dei blancos è Yabusele a sbagliare un paio di schiacciate e a permettere a Loyd e a Mike James di riaprire il divario, e sul 47 a 32 tocca ancora a Mateo chiamare un timeout per provare a fermare il Roca Team nel suo incedere veemente,ma il divario tocca anche i 20 punti, con un Campazzo al minimo livello ed un Real stranamente dimesso e balbettante.

Sicuramente l’assenza di Tavares, il miglior protettore del ferro in Eurolega lascia molto spazio per le penetrazioni e per il gioco da sotto del Roca Team, ma la chiave della partita non è solo questa, c’è anche un atteggiamento difensivo solido e costante dei monegaschi, c’è una gestione del gioco finalmente matura ed equilibrata, c’è prima di tutto una leadership forte e riconosciuta, quella del nativo di Portland che ormai non deve più forzare ed ha la capacità di mettere in ritmo i compagni con una facilità davvero incredibile.

Si va all’intervallo lungo sul 56 a 40 per il Roca Team e la sensazione è quella che il divario è legittimo, anche se il secondo tempo non sarà certo una passeggiata, dato che la parola sconfitta non esiste nel vocabolario madridista, tanto meno perdere così, venendo travolti. Ma è un assist incredibile di Mike James per Blossomgame che scrive il 65 a 42 ad essere il manifesto di un terzo quarto che vive sempre della luce della stella del Roca Team, che non molla di un millimetro la sua intensità e la sua presa sul match, e si porta sulle spalle la squadra fino a raggiungere il più 25 su un Real sempre più perso nei meandri di una partita che non riesce in nessun modo ad interpretare, figurarsi a raddrizzare.

Il quarto finisce col Real Madrid sotto di 26 punti, 80 a 54, un punteggio veramente pesante che segna una partita difficile in una stagione fin qui pressoché perfetta, e l’ultimo quarto si apre sull’ennesima tripla di James che fa sprofondare i madridisti sul meno 29 per continuare con un infinito garbage time, che non cambia nulla nell’economia della partita, fissa il punteggio sul 98 a 76 finale e segna quello che potrebbe e dovrebbe essere il punto di svolta della stagione, o meglio il momento in cui il Roca Team ritrova la sua identità di squadra e ritrova la sua difesa aggressiva di squadra, quella che permette al suo attacco stellare di giocare in scioltezza e di fare ogni volta la differenza.

È questa ritrovata armonia tecnica, con la guida precisa di Mike James la prima chiave di lettura per una prestazione monstre che per la prima volta in stagione vede un Real battuto e surclassato, incapace di leggere la partita e di reagire, e non solo perché senza Tavares l’area madridista è terreno di conquista per i lunghi e per le penetrazioni monegasche, ma specialmente perché il primo bersaglio difensivo è stato Campazzo, escluso, quasi divelto dalla gara, e a catena tutta la squadra spagnola ha pagato carissima questa mancanza del suo punto di riferimento : nemmeno il solito, immenso Chacho Rodriguez è riuscito a raddrizzare la fragile barca madridista, per una sera non più corazzata invincibile, ma zattera in balia delle onde.

Ed invece sono i 19 punti del rientrante Loyd, è la doppia doppia da 15 punti e 12 assist di Mike James a determinare l’andamento della gara e a fare la differenza finale, come fanno la differenza le belle prestazioni di Motiejunas, di Diallo, di Outtara e finanche il tentativo di Okobo di dare finalmente ordine al suo gioco.

Adesso la sola missione del Roca Team è dare continuità a questa serata e a questa intensità, perché ancora una volta quello che è chiaro è che con la cifra tecnica della squadra fallire l’obiettivo playoff sarebbe un peccato imperdonabile, specialmente quando ci sono tutte le condizioni per andare avanti, fino in fondo.

Marco Ghisalberti Streambasket.com