Basket, il Maccabi indigesto per il Roca Team

3 gennaio 2024 | 07:29
Share0
Basket, il Maccabi indigesto per il Roca Team
Basket, il Maccabi indigesto per il Roca Team
Basket, il Maccabi indigesto per il Roca Team

Sfida Playoff persa malamente

Monaco. Si gioca in campo neutro, per le note e tristi vicende della guerra, in una Alexander Nikolic Hall deserta e quasi spettrale, e si delinea subito il compito fondamentale della difesa monegasca : limitare le iniziative della premiata ditta Lorenzo Brown e Wade Baldwin, un vero rompicapo per tutte le difese di Eurolega. Ma è proprio il Maccabi ad essere molto più presente nella gara, molto più reattivo ed energico, dominando a rimbalzo offensivo e quando la tripla di Tamir Blatt fissa il risultato sul 20 a 8 a coach Obradovic non resta che chiamare timeout per tentare di interrompere questo momento negativo della squadra, mentre l’attacco fatica a trovare ritmo e viaggia su percentuali di tiro davvero basse, e solo un entrata in sottomano di Kemba Walker fissa il punteggio del quarto sul 22 a 12.

Il secondo quarto inizia con due errori da sotto di Cornelie, mentre l’attacco israeliano non sbaglia con Blatt e Colson e continua a dominare sotto le plance monegasche; il Roca Team risponde principalmente con iniziative individuali, Kemba Walker e Okobo si mettono in proprio, Diallo appoggia un sottomano e Kattash chiama timeout sul 31 a 21, anche se l’impressione è che il Maccabi abbia saldamente il controllo della situazione, Sorkin cattura il decimo rimbalzo offensivo israeliano e fissa il punteggio sul 36 a 24.

Aver concesso 10 rimbalzi offensivi in un quarto e mezzo è il manifesto di una situazione che vede il
reparto lunghi in notevole difficoltà ed imbarazzo, con Sorkin che sembra Sabonis e con Obradovic che
addirittura prova lo small ball a metà secondo quarto ma i risultati sono comunque insufficienti, quello che manca è proprio la presenza della squadra in partita, e nell’attesa che Mike James entri con forza nella gara ci pensa una tripla di Lorenzo Brown a mandare le squadre all’intervallo lungo sul 49 a 35 per il Maccabi. Il secondo tempo vede Jaiteh in campo, la difesa monegasca aumenta in solidità, aumenta in aggressività e permette a Mike James, a Alpha Diallo e a John Brown III di accorciare le distanze sul meno 9, obbligando il Maccabi al timeout per risolvere i problemi di un attacco che all’improvviso è sterile, messo alle corde da un Roca Team cui l’ingresso dell’ex Virtus cambia completamente i connotati e cambia l’atteggiamento, anche il linguaggio del corpo, finalmente deciso, volitivo, determinato.

A spezzare la rimonta monegasca ci pensa Menco, panchinaro di lungo corso che con tre triple sempre
dalla stessa mattonella respinge il Roca Team a meno dieci, e chiude il quarto sul 64 a 54 per il Maccabi. L’ultimo quarto è sempre il terreno di elezione per Mike James, che si mette in proprio e a suon di triple rimette il Monaco in partita, lo riporta sotto nel punteggio ma trova anche la risposta della coppia Lorenzo Brown e Wade Baldwin che insieme riescono sempre a tenere il Maccabi a distanza di sicurezza: in realtà è la presenza di Jaiteh a fungere da equilibratore del Roca Team anche se alla fine lo sforzo monegasco si infrange su una miglior difesa del Maccabi, dopo che una palla persa di Mike James consente a Colson la schiacciata del 87 a 73.

Alla fine è proprio l’ala americana del Maccabi il mattatore della partita, con 27 punti ed una presenza in attacco di costante pericolosità, ma è tutto il Maccabi che resiste nel momento del miglior sforzo del Roca Team e riesce a chiudere la gara sul 93 a 83, portandosi in vantaggio anche in classifica e riaprendo vecchie questioni per la squadra di Obradovic, questioni che sembravano ormai risolte e superate. Non basta il solito fenomeno nativo di Portland, quel Mike James al quale non è umanamente possibile chiedere di più, anche stasera 27 punti e 7 assist; non basta Alpha Diallo, e nemmeno un Kemba Walker che dà segnali positivi. Regalare un tempo al Maccabi, venire surclassati 39 a 26 a rimbalzo e subire uno scarto di 14 punti dopo 20 minuti è la via più rapida per finire fuori dalla zona playoff e per perdere tutte le partite che contano: nel primo tempo la squadra era priva di identità, di spina dorsale, anche coach Obradovic sembrava un giro indietro, sicuramente sul mancato cambio di difesa su Menco, e poi sul mancato challenge quando Baldwin si palleggia sul piede ed invece viene chiamato fallo a Jaiteh, sul 80 a 73. E giovedì si replica in trasferta al Pireo contro l’Olympiacos, quindi è necessario un rapido reset ed un ritorno ad un grado di concentrazione e di intensità degno dell’Eurolega, perché qui, non ci stancheremo mai di ripeterlo, non si regala mai nulla.

Marco Ghisalberti Streambasket.com