A Sanremo la commemorazione del partigiano Alfredo Schiavi ad un anno dalla scomparsa
All’incontro, che ha riempito la sala della Federazione Operaia, hanno partecipato tante persone, per lo più appartenenti all’area della sinistra matuziana. C’era anche il parlamentare europeo del Partito Democratico Brando Beninfei, il consigliere regionale PD Enrico Ioculano ed il segretario provinciale dem Cristian Quesada
Sanremo. Nel primo anniversario della sua scomparsa oggi pomeriggio alla Federazione Operaia Sanremese è stato ricordato Alfredo Schiavi. Mancato a 96 anni pochi giorni prima del suo novantasettesimo compleanno, è stato partigiano, tipografo e attivista politico. Nato a Pavia nel 1926, a diciotto anni si era arruolato tra i partigiani del 7° distaccamento della 52^ Brigata Garibaldi Luigi Clerici a Colico (Valtellina) con il nome di battaglia Oremus.
All’incontro, che ha riempito la sala della FOS, hanno partecipato tante persone, per lo più appartenenti all’area della sinistra matuziana. C’era anche il parlamentare europeo del Partito Democratico Brando Beninfei, il consigliere regionale PD Enrico Ioculano ed il segretario provinciale dem CristianQuesada.
Dal palco ha preso la parola Ida Schiavi, la figlia. «Era un uomo da una forte vitalità che ha trasmesso a me – spiega Ida – aiutava tutti ed era parte attiva di molte organizzazioni, con il sorriso la disponibilità, l’allegria e l’onestà».
«Lui e la sua generazione si sono battuti per la nostra libertà, per garantire quella che oggi abbiamo. Purtroppo oggi c’è una volontà di normalizzare fascismo e nazismo. Serve raccogliere il testimone di questo impegno (di Schiavi ndr) perchè essere contro nazionalismo e fascismo, serve per far valere i valori della nostra Costituzione» spiega l’onorevole Beninfei.
LA STORIA DI SCHIAVI
Passato ai gappisti – i quali gli avevano assegnato una divisa da chierichetto per oltrepassare più facilmente i posti di guardia (Schiavi conosceva benissimo il latino perché da giovane aveva frequentato una scuola cattolica) – ha combattuto per la liberazione d’Italia, riuscendo a sopravvivere a numerosi scontri avuti con i nazifascisti. Era uno degli ultimi partigiani in vita della provincia di Imperia.
Dopo la guerra di professione tipografo, Alfredo era conosciutissimo a Sanremo anche per le sue performance da uomo sandwich, una delle sue modalità preferite di manifestazione del pensiero critico, affiancata ultimamente all’ironia che sapeva esprimere attraverso un uso intelligente dei social network. Iscritto alla Cgil e di diritto all’Anpi, sempre in prima fila per i diritti sociali e civili, Schiavi lascia la figlia Ida e un grande vuoto nel cuore di tanti amici e conoscenti a cui aveva saputo trasmettere i valori della resistenza. Qui una delle ultime interviste realizzate da “Noi partigiani”.