Ventimiglia: primo “Mugugno” dell’era Di Muro, amministrazione all’ascolto di rimostranze e osservazioni

3 dicembre 2023 | 11:51
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Ventimiglia: primo “Mugugno” dell’era Di Muro, amministrazione all’ascolto di rimostranze e osservazioni
Ventimiglia: primo “Mugugno” dell’era Di Muro, amministrazione all’ascolto di rimostranze e osservazioni
Ventimiglia: primo “Mugugno” dell’era Di Muro, amministrazione all’ascolto di rimostranze e osservazioni
Ventimiglia: primo “Mugugno” dell’era Di Muro, amministrazione all’ascolto di rimostranze e osservazioni
Ventimiglia: primo “Mugugno” dell’era Di Muro, amministrazione all’ascolto di rimostranze e osservazioni
Ventimiglia: primo “Mugugno” dell’era Di Muro, amministrazione all’ascolto di rimostranze e osservazioni

A Rosalba Copelli il titolo di “a Contessa d’u Mungugnu”

Ventimiglia. Si è svolto ieri il tradizionale “Mungugnu“, in formato aperitivo, organizzato dalla Cumpagnia d’i Ventemigliusi presso il Geppy’s Bistrot di Ventimiglia. Dopo il periodo del commissariamento cittadino, l’appuntamento, in cui i cittadini hanno un confronto diretto con l’amministrazione alla quale possono far presenti osservazioni e rimostranze, è stato molto partecipato.

Una formula rivista per il tradizionale appuntamento con il mungugnu ventemigliusu, che originariamente prevedeva una cena (a Çena), poi un pranzo (u Sdernà) ed in seguito una merenda snoira (a Pousà), formula quest’anno mantenuta nel logo della locandina dell’evento, creata per l’occasione da Luca Lacqua, in quanto fu ideata dallo storico cancelliere Luigino Maccario.
Una formula rinnovata ed al passo con i tempi, quella dell’apericena, che si è mantenuta in linea con le tradizionali tre ore, in media, di durata, dell’evento, a testimonianza dell’interesse che suscita, nei cittadini ventimigliesi, il poter esporre i propri mungugni, le proprie rimostranze ed osservazioni. Non ufficialmente, nell’assise cittadina del consiglio comunale, ma in un’ambiente informale ed in un’atmosfera conviviale.

Presenti alla serata il sindaco onorevole Flavio Di Muro, invitato d’onore, accompagnato dalla moglie Elisa De Leo, il consigliere regionale Mabel Riolfo, il vice sindaco Marco Agosta, il presidente del consiglio comunale Roberto Nazzari, l’assessore alle Manifestazioni, Turismo, Sport, Spettacolo, Terra, Serena Calcopietro, l’assessore all’Ambiente, Igiene e nettezza urbana, Ciclo delle acque, pari opportunità Milena Raco, i consiglieri comunali Gabriele Amarella e Franco Ventrella, il dirigente dello staff del sindaco Armando Bosio e Davide Longordo dello staff del sindaco.

Presente anche il parroco di Sant’Agostino, canonico della Cattedrale, don Ferruccio Bortolotto. Parroco ma anche prevostu, dal latino prepositum, come si è presentato nel momento del suo insediamento. Attenzione al dialetto per la quale è divenuto socio onorario della Cumpagnia d’i Ventemigliusi.

I convenuti hanno potuto esporre i propri mungugni dopo l’introduzione generale alla serata da parte di Dario Canavese, cancelliere della Cumpagnia d’i Ventemigliusi, che ha raccolto i mungugni dei presenti, iscrivendoli a parlare sulla base di un vero e proprio regolamento del mungugnu stilato per l’occasione, dimostrandosi un abile e brillante conduttore della serata. Affiancato nel suo ruolo da Luca Lacqua, recentemente nominato Console Vessillifero della Cumpagnia d’i Ventemigliusi.

A Marco Scullino, console rappresentante della Cumpagnia, il compito di introdurre le considerazioni storiche sul mungugnu, vero e proprio diritto acquisito dal “popolo ligure”, che ha fatto del mungugnu, etimo che non ha un significato definito, ma che ha un valore fonosimbolico, richiamando il suono del lamentarsi, un modo per manifestare il proprio disappunto, stemperando le tensioni sociali intorno a dibattiti sulle più svariate questioni d’attualità nel corso dei secoli.

Ed ha evidenziato come, negli scopi statutari della Cumpagnia, oltre alla conservazione delle tradizioni e del dialetto, ed alla difesa dei monumenti e della bellezza del paesaggio, ci sia il progresso della città. E proprio nello spirito di reciproca collaborazione tra cittadini, associazioni ed amministrazione, ha identificato il significato di iniziative come quella del mungugnu.
I mungugni presentati hanno riguardato sia tematiche di più strigente attualità: la questione dei flussi migratori, la raccolta dei rifiuti, la ricostruzione della Passerella, sia aspetti minori o legati a problematiche quotidiane, che ogni cittadino ventimigliese sente comunque come proprie.

Ed è proprio in quest’ottica di condivisione che la serata del mungugnu è stata integrata con due premi: uno per il mungugnu più originale, intitolato al Conte d’u Mungugnu. Ed uno per il mungugnu più lontano nella storia e nel tempo e rimasto irrisolto, intitolato ad un immaginario Mungugnu I Lascaris Conte di Mungugnamiglia.
Per questa sezione, riservata alle associazioni, sono risultati vincitori a pari merito Sergio Pallanca, presidente del Comitato Pro Centro Storico, e Rosalba Copelli, del coro polifonico Città di Ventimiglia.
Mentre “a Contessa d’u Mungugnu”, la Contessa del Mungugno è risultata essere la stessa Rosalba Copelli, succedendo al vincitore della precedente edizione Franco Molinari.

Rosalba Copelli è stata premiata per l’originalità di un mungugnu riguardante via Zara, che ha illustrato i problemi della piccola via di collegamento tra le parallele via Aprosio e via Cavour in tutta la loro complessità, una sorta di summa dei mungugni ventimigliesi, esposti con minuzia di particolari e trovate narrative dai tratti ironici e divertenti.
I premi, consistenti in pubblicazioni di testi classici della Cumpagnia d’i Ventemigliusi, volumi di Emilio Azaretti, Renzo Villa, e copie della Barma Grande, sono state consegnate, per i mungugni storici, dall’assessore Calcopietro. E per la Contessa del Mungugnu dallo stesso Sindaco.

La serata è stata impreziosita dalla recita di scenette in dialetto ventimigliese ad opera della Cumpagnia d’u Teatru Ventemigliusu, nelle persone della vice presidente Aldina Gilardi, che ha recitato un testo di Gaspare Caramello, e di Gianfranco Maggioni, che ha recitato un testo poco conosciuto del poeta dialettale ventimigliese Giovanni Bosio.
E dalla lettura da parte di Gaspare Caramello, direttore artistico della serata del mungugnu per la parte dei recitativi, di suoi importanti cavalli di battaglia e di un inedito di prossima pubblicazione.
La serata si è infine conclusa con una degustazione di ottime castagnole De Co. gentilmente offerte dal presidente del Circolo della Castagnola Mauro Merlenghi. Il modo migliore per concludere la serata nel segno della tradizione.

[Foto di Luca Lacqua]