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Ventimiglia, consigliere Scullino: «Contributo per via Freccero è andato ad un altro Comune»

15 dicembre 2023 | 10:35
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Ventimiglia, consigliere Scullino: «Contributo per via Freccero è andato ad un altro Comune»

«L’abbandono del procedimento in dirittura d’arrivo e la rinuncia a 2.400.000 euro di contributo statale hanno riflessi negativi sull’intera zona di Peglia e sul lungo Roya in argine destro»

Ventimiglia. Di seguito riportata la nota stampa diffusa da Scullino, consigliere di minoranza di Ventimiglia in merito alla scadenza di un contributo scaduto per il sottovia ferroviario di via Freccero:

«Il 22 ottobre scorso è scaduto il termine di 23 mesi di validità del contributo di 2.400.000 euro che il Ministero dell’Interno ha concesso a Ventimiglia per il sottovia ferroviario di via Freccero a Peglia e la somma è andata a un altro Comune a scorrimento della graduatoria.

A gennaio il commissario era stato costretto a rimodulare in progetto definitivo e il quadro economico per adeguarli alla Variante di Bacino conseguente alla “Tempesta Alex” e aveva approvato tutti gli atti tecnici mentre aveva tenuto sospeso l’aggiornamento del quadro economico che non aveva il potere di approvare.

Il conto era salato, da  300.000 euro a carico del bilancio comunale si passava a 4.600.000 euro,  ma c’era la possibilità di partire con un primo stralcio funzionale che vedrebbe la rampa a nord aperta e percorribile con una riduzione dell’indebitamento comunale a 3.450.000 euro coperto dall’apertura di credito flessibile stipulata con la cassa depositi e prestiti.

Visti i buoni rapporti con Rfi e con il Ministero dei trasporti si poteva sempre chiedere una compartecipazione straordinaria alle spese, dal momento che la messa in sicurezza riguarda il terrapieno e il ponte ferroviario e che la causa di forza maggiore della “Tempesta Alex” ha penalizzato tutti in egual misura e quindi anche loro.

L’abbandono del procedimento in dirittura d’arrivo e la rinuncia a 2.400.000 euro di contributo statale hanno riflessi negativi sull’intera zona di Peglia e sul lungo Roya in argine destro, con speciale riguardo alla zona sportiva e turistica che veniva messa automaticamente in sicurezza idraulica mentre invece ora rimane in fascia BB a pericolosità media che impedisce la riqualificazione degli impianti esistenti. La contrazione del mutuo si è resa possibile fin dal 29 maggio scorso, era compatibile con tutti i parametri a presidio degli equilibri di bilancio e rispettava il patto di stabilità e l’amministrazione in carica ha avuto a disposizione cinque mesi per decidere e in ogni caso la sua decisione andava presa, come ha fatto il Commissario a gennaio, con i poteri del Consiglio comunale e non passata sotto silenzio.

Sono questi i punti della mia interpellanza che sollecita chiarezza e rispetto della legge sul procedimento amministrativo la quale ne impone la chiusura con un atto espresso e motivato del Consiglio comunale».