Venerdì l’autopsia sul corpo dell’uomo trovato morto sui binari a Taggia, era deceduto diversi giorni prima
Molto probabilmente si tratta di un migrante, che potrebbe essere morto folgorato dal pantografo di un treno
Taggia. Era già morto da diverso tempo, almeno dieci giorni, l’uomo, non ancora identificato, trovato morto la scorsa notte sui binari della galleria “Santo Stefano”, subito dopo la stazione ferroviaria di Taggia in direzione Genova. Il cadavere, infatti, si trovava in avanzato stato di composizione.
Molto probabilmente si tratta di un migrante, che potrebbe essere morto folgorato dal pantografo di un treno, per poi essere trasportato all’interno della galleria e investito da un secondo convoglio. Ma la causa del decesso non è ancora chiara: solo l’autopsia, che verrà eseguita domani, presso l’obitorio di Sanremo, potrà far luce sulla tragedia.
Proprio il fatto che l’uomo possa essere morto a causa di una scossa elettrica, fa propendere per l’ipotesi che si tratti di un migrante: in molti, infatti, hanno provato e continuano a provare a passare il confine nascondendosi sui tetti dei treni. Solitamente, però, gli stranieri salgono sui convogli alla stazione di Ventimiglia.