Sanremo, la segnalazione di un lettore: «La Tari creativa del Comune bistratta i non residenti»

14 dicembre 2023 | 10:42
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Sanremo, la segnalazione di un lettore: «La Tari creativa del Comune bistratta i non residenti»

«Perché il Comune mi impone di pagare come se i rifiuti fossero prodotti da cinque persone per dodici mesi? Una vessazione inaccettabile per la quale Il ricorso è già partito e spero che sia seguito da migliaia di altri ricorsi»

Sanremo. La lettera di un nostro lettore in merito alla situazione Tari del Comune di Sanremo:

«Egregio direttore, le scrivo da collega “lombardo” per evidenziarLe l’ultima idea di Tari “creativa” del Comune di Sanremo. Qualora Lei la ritenesse degna di pubblicazione, certamente godrà del ringraziamento imperituro di quelle decine di migliaia di bistrattati non residenti, prevalentemente lombardi e piemontesi definiti, non senza un pizzico di sfottò, i “senzamare”.

Vengo al punto, il fantasioso Comune di Sanremo, con delibere 36 e 37 del 30 maggio 2023, ha deciso di cambiare il sistema di calcolo per definire gli importi Tari (Tassa sui rifiuti) destinati ai non residenti. E qui viene il bello. Essendo la parte variabile della tassa la più cospicua e basata sul numero di occupanti secondo il principio “chi più inquina, più paga”, cosa si è inventato il Comune? Calcolare il numero degli occupanti, non sul dato effettivo, ma in rapporto alla dimensione dell’abitazione. Cosi, per assurdo, una persona single con la fortuna di possedere una abitazione da 81 metri quadri in su, da quest’anno si è visto calcolare la parte più importante della tassa sulla base di ben cinque (si proprio 5) occupanti a tempo pieno. A scalare fino a tre occupanti per le abitazioni minori di 60 metri quadri.

Può ben capire come, sotto queste condizioni, nel 2023 siano esplose le cartelle Tari per i bistrattati non residenti. Consideriamo inoltre che, come tutti ben sappiamo, le seconde case sono solo parzialmente utilizzate, spesso solo nel periodo estivo, obbligando quindi i proprietari a pagare la tassa anche quando le abitazioni sono chiuse. Il Comune, bontà sua, considera questo fatto con un “generoso” sconto del 10% sulla tassa.

Senza farne un caso personale, ho la fortuna di possedere un appartamento di un centinaio di metri quadri in zona Foce, una delle più belle della città, utilizzato solo parzialmente ed al massimo da una o due persone. Perché il Comune mi impone di pagare come se i rifiuti fossero prodotti da cinque persone per dodici mesi? Una vessazione inaccettabile per la quale Il ricorso è già partito e spero che sia seguito da migliaia di altri ricorsi.

Caro Direttore, pur consapevole che i non residenti siano considerati una fastidiosa necessità, sarebbe giusto che il Comune censisse le abitazioni dei non residenti mappando l’effettiva occupazione delle abitazioni invece che considerare i 27800 appartamenti “foresti” come una mero bancomat dove attingere eventuali ammanchi di bilancio. E per coloro che affittano la propria abitazione, nessun problema, esiste l’obbligo di dichiarare il tutto al Comune per il pagamento della tassa di soggiorno. E’ così difficile calcolare la tassa sulla base dei consumi delle utenze? Sarebbe inoltre giusto che il Comune provvedesse alla manutenzione del territorio invece di lasciare crollare strade come sta avvenendo in più punti, caso emblematico irrisolto in via Vallarino, già oggetto di più di un vostro articolo in passato.

Sarà mai che il Comune abbia deciso di “strizzare” i non residenti, che già pagano IMU ai massimi valori, per finanziare le centinaia di milioni necessari per l’opera faraonica a Porto Vecchio? Dobbiamo arrivare a pensare che lo scopo della Amministrazione sia quello di disincentivare quanto più possibile la presenza di non residenti già stressati da anni di calvario sulle autostrade liguri? Se fosse così, una visione miope che nessuna delle ultime amministrazioni, siano esse di destra o sinistra, ha mai corretto.

Sanremo è una città turistica e forse il turismo andrebbe incentivato, non bastonato, altrimenti continueremo a constatare una offerta enorme di immobili cui corrisponde una bassissima domanda, facendo così crollare il mercato immobiliare. La ringrazio anticipatamente e le allego l’informativa del Comune di Sanremo sul nuovo metodo tariffario».