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Roca Team, Okobo butta via il match con il Panathinaikos

21 dicembre 2023 | 08:19
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Roca Team, Okobo butta via il match con il Panathinaikos

Ha avuto anche 15 punti di vantaggio a metà terzo quarto, che l’aveva visto partire con affanno e subire il gioco in velocità dei greci

Monaco. Il delitto perfetto va in scena alla Salle Gaston Médecin, con Elie Okobo che nel tentativo di fare una furbata butta letteralmente via la partita, perché cercando di sbagliare il libero supplementare sul 90 a 88 a 2.5 secondi dalla fine non colpisce nemmeno il ferro, col risultato di consegnare la palla al Panathinaikos, che sulla rimessa successiva arma la mano di Grigonis, lasciato con metri di spazio tanto per cambiare da Okobo: tripla della staffa in fondo alla retina, 91 a 90 per i greci, e Palma d’Oro al merito al povero Elie al prossimo Festival di Cannes, categoria film dell’orrore.

Perché questa sera il Roca Team ha gettato al vento una partita in cui ha avuto anche 15 punti di vantaggio a metà terzo quarto, che l’aveva visto partire con affanno e subire il gioco in velocità dei greci, sorretti da una buona circolazione di palla e dalla mano ferma di Grigonis e Sloukas, per un parziale di fine primo quarto di 22 a 19 per il Pana. Il secondo quarto segna una decisa inversione di tendenza, finalmente Kemba Walker è presente, incisivo ed anche Okobo sembra in giornata positiva, tanto che i greci iniziano a sfaldarsi e a perdere contatto col Roca Team: si va all’intervallo lungo sul 47 a 39 per il Monaco, sembrerebbe la premessa per una ripresa dove controllare il match e portare a casa una vittoria importante.
Ed infatti si inizia con Mike James ed Alpha Diallo che aprono il divario, si arriva ad un vantaggio di 15 punti, ma è qui che iniziano per assurdo i problemi.

Il Pana è squadra di parziali, subiti e dati, l’energia di Lessort, i punti di Mitoglou e Vildoza e l’eterno Sloukas sono sempre lì, a riaprire la partita e a non lasciare mai tranquilli i monegaschi, che per l’ennesima volta cadono vittime dei loro difetti, in quella mancanza di capacità di chiudere le partite che contro squadre del calibro del Panathinaikos è letale.
Guidati da uno stranamente composto Ataman, gli ateniesi stanno costruendo con fatica una cultura di squadra che, dopo i fasti del mercato estivo li porti ad essere un collettivo serio e coeso e non quella che in gergo si chiama collezione di figurine, e a vedere il loro comportamento in campo sembra che la strada intrapresa stia dando buoni frutti.
Una, due, tre volte i greci rimontano e poi subiscono parziali, chiudono il terzo quarto sotto per 67 a 56 ma hanno l’enorme merito di non arrendersi, e presi per mano da un grande Kendrick Nunn riassorbono lo svantaggio, si mettono in scia al Roca Team e si preparano per il colpo gobbo.

L’ultimo quarto vede il pareggio di Sloukas, 84 pari, e poi vede una grande magata di Mike James, che dopo aver preso le redini della squadra cerca di risolvere la situazione lucrando tre liberi dopo che ha notato la posizione difensiva errata di Sloukas : 88 a 84, poi una persa sanguinosa di D-Mo propizia il nuovo pareggio di Lessort, 88 pari. E poi…..Okobo getta via tutto cercando il colpo di genio e invece facendo un autogol clamoroso e causando un contraccolpo psicologico a tutta la squadra, a tutto l’ambiente, una cosa che dovrà essere analizzata fino in fondo e dovrà avere una chiara risposta.

Non si tratta della legittima delusione per una sconfitta a fil di sirena, perché questo nello sport ci può stare , si tratta piuttosto di prendere atto che in questa stagione la squadra non riesce ad avere una normale evoluzione nel gioco e nell’intensita, difetta di concentrazione, e anche quando prevale a rimbalzo come stasera ( 37 a 29) perde poi il doppio dei palloni ( 18 a 9) e concede troppe seconde opportunità, lascia che gli avversari compiano facili rimonte, e nel frattempo la classifica si fa corta, per ora la zona playoff è assicurata, ma insieme ad un gruppo di squadre ad 8 vittorie che lascia presagire una lunga e faticosa rincorsa.
Sono molte le domande da farsi, e le risposte, dentro e fuori della squadra, devono essere rapide e decise, in Eurolega non c’è tempo da perdere, già venerdì a Monaco di Baviera ci aspetta il Bayern del santone Pablo Laso, uno che in campo può mettere un signor Serge Ibaka che è un metro di confronto severo per tutti i lunghi europei.

Foto credits – Sito ufficiale Eurolega