Riscoprire le tradizioni, Pigna punta sul “Gran Pistau”: in preparazione una giornata dedicata al piatto tipico

2 dicembre 2023 | 17:20
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Dovrebbe svolgersi il 29 novembre e portare sulle tavole di agriturismi e ristoranti il tradizionale piatto delle feste natalizie

Pigna. Gran pistau, ovvero grano pestato. Un vero e proprio piatto tradizionale di Pigna, che si basa sul grano in chicchi, ancora coperti dalla pula, che vengono messi in una sorta di mortaio e battuti a mano finché non perdono la copertura esterna. La pietanza, così come l’importanza del grano, un tempo coltivato sia in val Nervia che in valle Argentina, è stato al centro della giornata odierna, che ha visto anche la partecipazione del vice presidente di Regione Liguria Alessandro Piana.

Nel pomeriggio, poi, presso la sala consiliare del comune di Pigna, il sindaco Roberto Trutalli ha riunito i cittadini interessati (soprattutto addetti al settore della ristorazione) per decidere quando e come organizzare una giornata dedicata al Gran Pistau, in modo da riportarlo sulle tavole di bar e ristoranti per farlo scoprire ai turisti.

«La giornata di oggi è stata fortemente voluta sia da questi giovani che si occupano del recupero delle sementi antiche sia dalla Regione Liguria, con il vice presidente della regione Alessandro Piana – ha spiegato il sindaco -. E’ stato importante averlo qui, perché abbiamo potuto esprimere le nostre difficoltà».

Oggi, grazie a chi ancora coltiva il grano a Pigna, è stato realizzato Gran Pistau per una ventina di commensali. Tre i chilogrammi di grano utilizzato in totale. «E’ un grano seminato a Pigna, a seicento metri di altezza, che ha permesso di preparare un piatto importante, utilizzando anche la cotenna di maiale. Non è un piatto vegetariano, e tengo a ribadire, che si tratta di un primo e un secondo – ha spiegato Trutalli -. Un piatto importante che le famiglie preparavano nel periodo di Natale».

Per questo la giornata dedicata al Gran Pistau dovrebbe svolgersi, indicativamente, il 29 dicembre.

«Oggi erano presenti la Condotta Slow Food, la Regione e tutti gli agriturismi – ha aggiunto il sindaco -. Un’iniziativa importante che riguarda l’area dell’alta val Nervia e dell’alta valle Argentina, con la quale abbiamo fortissimi legami e scambi. Con Triora, che molto ha lavorato sul territorio, cerchiamo di costruire assieme un percorso per questo piatto». Del grano nelle valli dell’entroterra, si parla anche in antiche pergamene: «Abbiamo le pergamene del 1300 che attestano la presenza e l’importanza del grano – ha concluso Trutalli – Ricostruire che tipo di sementi erano non è facile, perché alcune sementi col tempo si sono indebolite e sono state sostituite con altre, ma la “tosella bianca” è il tipo più simile a quelle su cui ruotavano le coltivazioni di grano».