Monaco, il Roca Team batte l’Olympiacos




Una vittoria ottenuta giocando una partita di estremo sacrificio collettivo
Monaco. Questa volta possiamo anche dirlo, il complesso Olympiacos è stato superato, quel 27 a 2 da incubi della semifinale delle Final Four è definitivamente in soffitta tra le cose non più attuali.
C’è voluta una partita incredibile per intensità e per agonismo per superare la squadra del Pireo, e per batterla sul terreno elettivo dei greci: l’essere squadra sempre e comunque, giocare a livelli altissimi di concentrazione e praticare una condivisione della palla che difficilmente si è vista di così alta qualità nel basket moderno.
Parte subito forte l’Olympiacos, con Canaan che colpisce da tre e dalla lunetta, con una difesa aggressiva e che mette in difficoltà l’attacco monegasco, ma qui registriamo una prima importante novità : la difesa del Roca Team è attenta, reattiva, tiene botta anche fisicamente e cerca comunque di anticipare le linee di passaggio avversarie.
Il primo quarto finisce 22 a 17 per i monegaschi, ma è nel secondo parziale che la squadra di Bartzokas prende il comando delle operazioni, ed esibisce un gioco dove la ricerca del compagno libero da servire con l’ultimo extrapass è la chiave di tutto, per una facilità realizzativa che prescinde dalle doti dei singoli perché mette in ritmo ed esalta tutta questa squadra.
Si va all’intervallo sul 39 a 38 per i greci, ma il Roca Team resta saldamente aggrappato alla partita, non si disunisce, non va in affanno anche quando sono Peters e Walkup a bersagliere la retina della squadra del Principato. Il Roca Team non perde la testa nemmeno di fronte ad una sequela di falli antisportivi a sfavore sanzionati con estrema facilità e con interpretazione pedante del regolamento da una terna arbitrale davvero imbarazzante in alcuni momenti, portata letteralmente a spasso da un grande gestore degli arbitri qual è il coach greco.
Non ci piace parlare di arbitri, ma il tecnico per flopping con conseguente espulsione a Motiejunas è un capolavoro di fantasia e di imperizia tecnica: e qui ci fermiamo. Perché è il secondo tempo che diventa il momento in cui il Roca Team costruisce la vittoria, non cedendo mai alla tentazione di cercare le soluzioni individuali a tutti i costi, provando sempre a restare in ritmo come squadra, facendo tutti un sacrificio in difesa e condividendo la palla in attacco.
Ci sono momenti in cui la circolazione di palla dell’Olympiacos è davvero sublime, i cambi di leadership nella gara sono una costante, ma questa sera Mike James è ispirato più del solito e ne segna 24, Okobo non deraglia e porta il suo contributo alla causa, John Brown III si avventa su ogni pallone e Outtara difende in maniera impeccabile. È nell’ultimo quarto che il Monaco capitalizza i suoi sforzi, il punto esclamativo finale ce lo mette Donta Hall su assist manco a dirlo di Mike James per un 85 a 77 che sancisce, adesso lo possiamo dire, una ritrovata maturità del Roca Team.
La vittoria di questa sera è una vittoria di squadra, ottenuta giocando una partita di estremo sacrificio collettivo, difendendo con intensità e concentrazione, riuscendo a superare una difesa fisica e che mette sistematicamente le mani addosso. Riuscendo, e questo è il dato di fatto più importante, a giocare sullo stesso terreno dei greci, riuscendo a farlo come squadra, capendo che stasera giocare da soli sarebbe stato fatale: e se poi a farlo è una squadra di grandi solisti come Monaco il valore è doppio. Contro un avversario di questo calibro, che avrà anche perso due grandi giocatori come Vezenkov e Sloukas ma che sa trovare protagonisti diversi nei momenti più opportuni, e che rappresenta anche il momento più difficile vissuto in Eurolega, le difficoltà erano di ordine tecnico e mentale: entrambe superate crescendo come squadra, salendo di livello, sapendo che in questo torneo non sono permesse distrazioni e battute a vuoto.
Settimana prossima ci aspetta il doppio turno, due trasferte mica da ridere a Belgrado sponda Partizan e in casa dello Zalgiris, non bisogna mollare proprio adesso: come sempre Daghe
Munegu! Marco Ghisalberti Streambasket.com