L’ottimizzazione della catena di approvvigionamento: strategie per migliorare la flessibilità aziendale

19 dicembre 2023 | 08:45
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L’ottimizzazione della catena di approvvigionamento: strategie per migliorare la flessibilità aziendale

La catena di approvvigionamento (o supply chain) è uno dei processi più importanti all’interno di ogni Azienda: comprende infatti tutte quelle operazioni indispensabili per far arrivare un prodotto dal distributore al cliente finale e coinvolge diverse figure professionali.

Per essere realmente efficace, la catena di distribuzione deve coordinare tutta una serie di valori, tra cui costi operativi, reperibilità delle materie prime, gestione delle scorte, produzione, spese di trasporto, attività di gestione e coordinamento, ecc. 

L’obiettivo è portare sul mercato i prodotti a un costo sostenibile per l’Azienda, senza abbassare il livello di qualità per il Cliente. 

Oggi, con le catene di approvvigionamento che diventano sempre più complesse in termini di velocità, flessibilità, digitalizzazione e automazione, questo obiettivo non è così facile da raggiungere. 

In soccorso delle Aziende arrivano però nuovi servizi che permettono di ottimizzare i processi aziendali, come ad esempio l’outsourcing: una strategia che consiste nel dare in appalto alcune funzioni, servizi o processi ad una società esterna, come ad esempio https://www.adecco.it/servizi-per-le-aziende/outsourcing, per concentrare tutte le energie sul proprio Core Business e risparmiare sui costi.

Caratteristiche dell’outsourcing per ottimizzare la supply chain 

Come abbiamo anticipato, l’outsourcing consiste nell’affidarsi a Società esterne specializzate e con expertise verticale di settore per eseguire tutte o alcune delle attività della supply chain, per un periodo contrattuale definito o nei momenti di picchi di lavoro

Si tratta di un nuovo modello strategico di gestione del lavoro che si basa su una partnership vincente tra l’Azienda committente e la Società appaltatrice. 

Al momento dell’incarico, la Società appaltatrice prende in mano le attività da svolgere, assumendosi anche il rischio d’impresa e lo porta a termine nei tempi e modi stabiliti.

Quali sono i vantaggi?

Prima di tutto, una significativa riduzione dei costi: con parte del lavoro svolto esternamente, l’Azienda non è costretta ad assumere nuovo personale o investire in tecnologie innovative e d’avanguardia ormai necessarie. In più, l’outsourcing prevede una detrazione IRAP sul 100% del costo del servizio e tutti i costi organizzativi sono in carico alla Società esterna.

Affidarsi a partner altamente qualificati e fortemente specializzati che utilizzano conoscenze aggiornate e infrastrutture ad hoc evolute significa anche assicurarsi un servizio eccellente in termini di qualità, efficienza e innovazione, arrivando ad acquisire maggiore competitività sul mercato.   

Inoltre, l’outsourcing permette all’Azienda di concentrarsi esclusivamente sul proprio Core Business e massimizzare la produttività, potendo orientare tutto il focus e le risorse esclusivamente sulle attività principali.

Anche la capacità di rispondere al mercato in modotempestivo e mirato migliora notevolmente: esternalizzando parte delle attività l’Azienda può non solo adattare la propria capacità di produzione in base alle fluttuazioni della domanda, ma anche sviluppare nuovi servizi e prodotti senza dover investire in risorse interne a lungo termine.

Infine, l’outsourcing garantisce meno rischi: oltre alle attività e ai processi, vengono infatti esternalizzate anche le responsabilità a livello di Norme, disposizioni legislative e sicurezza, con meno pensieri per l’Azienda. 

Per ottimizzare efficacemente la catena di approvvigionamento della propria Azienda tramite outsourcing è indispensabile individuare i processi che possono essere esternalizzati e rivolgersi poi a una società altamente specializzata capace di garantire expertise verticale di settore e approccio Consulenziale.