Forum frontalieri, Claudio Scajola: «Se non ci fosse Ventimiglia non ci sarebbe neanche Montecarlo»
L’evento è stato organizzato dal Fai, associazione Frontalieri autonomi intemeli, in collaborazione con il Comune di Ventimiglia e Regione Liguria
Ventimiglia. In un teatro comunale gremito, si è tenuto oggi il terzo forum sui lavoratori e pensionati frontalieri organizzato dal Fai, associazione Frontalieri autonomi intemeli, in collaborazione con il Comune di Ventimiglia e Regione Liguria.
Tra i temi affrontati la nuova pensione complementare a Monaco, come percepirla, cosa comporta, quali sono i vantaggi per coloro che si apprestano ad andare in pensione nel 2024 e per chi invece è già pensionato e il bonus fiscale a 10 mila euro per i lavoratori, in partenza dal 2024.
Argomento più atteso è stato senza ombra di dubbio la possibilità per gli abitanti del comprensorio intemelio di usufruire del servizio sanitario nel Principato di Monaco, una discussione affrontata alla presenza del ministro degli Affari Sociali e della Sanità Christophe Robino.
Presenti il sindaco Flavio Di Muro, il consigliere comunale Roberto Parodi, l’assessore regionale Marco Scajola, sindaco e presidente della provincia di Imperia Claudio Scajola, il direttore della Caisse sociale Bertrand Crovetto e la direttrice generale del dipartimento Affari Sociali e Sanità Ludmilla Raconnat Le Goff.
«Èun’occasione per parlare della nuova pensione complementare, la pensione monegasca – ha dichiarato il consigliere comunale di maggioranza con delega ai frontalieri Roberto Parodi – . Parleremo del rinnovo del bonus fiscale con un aumento di 10.000 euro. Il terzo tema sarà una sanità convenzionata con quella monegasca».
«É un momento di incontro e di confronto con le autorità monegasche – è intervenuto l’assessore regionale Marco Scajola-. Faremo il punto con i Fai di tutto il lavoro che abbiamo fatto in questi ultimi anni. I frontalieri avranno finalmente riconosciuto ciò che meritano, anche i pensionati con più soldi in tasca e meno tasse da pagare».
«Siamo in un periodo felice, parleremo di una nuova convenzione pensionistica – ha affermato il sindaco ventimigliese Flavio Di Muro – . Vogliamo portare la sanità del Principato anche per i nostri frontalieri. È un percorso lungo e farraginoso, ma questo è un primo passo importante».
Per quanto riguarda la sanità, il presidente della provincia di Imperia, Claudio Scajola, ha auspicato che, in un prossimo futuro, ci possa essere una collaborazione tra Italia e Monaco. Un’ipotesi non troppo remota, visto che, come reso noto da Scajola, c’è «una trattativa che è partita fresca fresca con l’Europa, fra la Provincia di Imperia, l’Asl1, Mentone, che vogliamo aprire con i progetti Alcorta anche a Monaco, che proprio è quella di un finanziamento finalizzato ad un rapporto di collaborazione».
Certo, ha sottolineato l’onorevole, si tratta di un progetto «che va disciplinato e definito, ma è stato già accolto nell’ultimo incontro che abbiamo fatto di Alcotra specifico sulla sanità». «Ora, questo è un tema vasto – ha aggiunto – Non c’è dubbio che fra i tanti pregi che ha Montecarlo, c’è anche quello che sulla sanità ha alcuni centri di specialità di ottimo livello e che sono riusciti anche a contenere anche il costo economico. Poiché la Liguria è la regione del nord Italia che spende di più per prestazioni sanitarie che vengono fatte fuori dalla Liguria, in altre regioni del nord, io credo che ci potrebbe essere spazio per riuscire in un’opera che fra l’altro è fondamentale».
Quella, è implicito, che invece di recarsi in Piemonte o in Lombardia, i liguri possano andare nel Principato per le cure. «In questa fase le collaborazioni che ci sono state in sede europea su diversi dossier sono stati fondamentali per l’Italia – ha aggiunto Scajola -. Credo che tutta la nuova azione che porta avanti il principato di collaborazione con l’Europa sia una nuova linea molto importante e, quindi, credo che su questo tema potremmo individuare forme, intanto di studio, per vedere se è possibile, per vedere se si riesce a raggiungere l’obiettivo di risultare più efficienti nelle cure delle persone che hanno bisogno. In Italia viviamo di liste di attesa e siccome le liste di attesa poi non si riescono a reggere, si va fuori e si spende, se no si muore. Quindi credo che ci potrebbe essere questo spazio e che potrebbe essere un fiore all’occhiello di Montecarlo e nostro».
Anche Roberto Parodi ha parlato di quello che è il progetto di avere una sanità convenzionata con il principato di Monaco. «So che attraverso l’ambasciatore si è già avviato un dialogo con il Ministero e interverremo anche noi (del Fai, ndr). Sappiamo già, da un primo incontro che abbiamo fatto, che i costi sono addirittura inferiori a Monaco rispetto all’Italia».