In comune

Blue economy, firmato protocollo d’intesa tra Ventimiglia e l’Osservatorio nazionale per la tutela del mare

Questa nuova collaborazione mira alla tutela delle coste e dell’ecosistema marino. «É un piacere essere il primo Comune d'Italia che aderisce a questo partenariato», ha dichiarato il sindaco Di Muro

Ventimiglia. È stato firmato questa mattina, nell’aula consiliare del palazzo comunale, il protocollo d’intesa tra il Comune di Ventimiglia e l’Osservatorio nazionale per la tutela del mare, nuova collaborazione che mira alla tutela delle coste e dell’ecosistema marino.

«Le cose non capitano mai per caso, sono stato invitato qualche mese fa a partecipare ad un convegno agli Aregai, mi sono calato nel contesto e sono stato folgorato dai contenuti – ha dichiarato l’assessore Adriano Catalano con delega al Mare – . Il Sindaco mi ha conferito la delega al Mare, segno di una profonda attenzione dell’amministrazione a questo elemento che fa parte del nostro quotidiano, in passato altre amministrazioni non hanno rivolto la stessa attenzione al tema. Ringrazio il consigliere comunale Cristina D’Andrea che è stata disponibile a collaborare, avremo modo di fare un ottimo lavoro insieme. Ad oggi siamo il primo Comune a siglare un accordo con questo serbatoio, sono sicuro che sarà propedeutico ad altri accordi pubblici, ma il fatto che siamo i primi mi riempie d’orgoglio».

«È una giornata importante per Ventimiglia, segna un partenariato nuovo tra pubblico e privato – è intervenuto il sindaco Flavio Di Muro – . Questa società raggruppa tutto l’ambito del mare, tema ampio che deve essere affrontato con tutte le sue sfaccettature. Questa amministrazione ha istituito una delega al Mare per risolvere tante problematicità come il ripascimento spiagge, le concessioni e lo sviluppo di opportunità di crescita e investimento che il litorale, lo specchio acqueo e la passeggiata possono offrire. Vogliamo mettere a sistema queste occasioni e per farlo servono nuovi rapporti con chi può gestire alcune pratiche. Ci sono molti fondi a cui vogliamo aderire insieme, ma servono le capacità delle imprese per gestire le opportunità che fondi sovracomunali mettono a disposizione. Questo protocollo di intesa ci permetterà di candidarci a numerose opportunità di sviluppo. È un piacere essere il primo Comune d’Italia che aderisce a questo partenariato, l’obiettivo della nostra amministrazione è quello di rendere internazionale la città, la nostra posizione geografica, che spesso pone problematiche, ci rende protagonisti di una nuova avventura».

«È un piacere sapere che c’è un’apertura di questo tipo da parte di un’amministrazione importante come quella di Ventimiglia – ha affermato il presidente di Ontm Roberto Minerdo – . Abbiamo 8.000 chilometri di coste e siamo dentro al Mediterraneo, una risorsa importantissima che racchiude in sé problematiche ambientali ed energetiche. La blue economy è importante, nell’ultimo periodo è passata molto di più alle cronache anche con la costruzione del Ministero per la Protezione civile e le Politiche del mare, non è certamente una soluzione molto ampia, ma intanto questo Ministero ha portato alla redazione e l’approvazione di un piano del mare, primo significativo passo che mette insieme associazioni, federazioni, tecnici ed enti di ricerca che si sono sempre occupati del mare, ma ognuno un po’ per sì stesso. Il mare è di tutti, non ha confini fisici evidenti, deve essere rispettato e valorizzato; per fare questo noi abbiamo costituito una innovation hub per portare innovazione, nuove tenologie e progettualità nel sistema mare. Si tratta di opportunità che come Paese non possiamo perdere. Abbiamo 100 persone qualificate tra ricercatori, specialisti, imprenditori e manager che svolgono la propria attività su settori diversi tra loro, abbiamo coordinatori regionali in Italia e all’estero».

«Qui a Ventimiglia abbiamo aree di tutela marina molto importanti come Capo Mortola, il nostro scopo è valorizzare i rapporti transfrontalieri – ha dichiarato Sergio Scibilia, coordinatore territoriale Ontm dell’area Liguria di Ponente – . Questo protocollo è qualcosa di molto operativo, può mettere a sistema molti progetti, la nostra collaborazione nasce per fare cose. Come comune potremmo essere un simbolo di questa iniziativa, abbiamo una parte scientifica che mettiamo alle disponibilità del comune, riusciremo a portare qualcosa di importante per la città e il nostro territorio, sono ottimista ed emozionato».

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