Sanremo. «Questa sera siamo chiamati ad approvare la pratica più importante dell’amministrazione comunale, l’ultimo bilancio preventivo del mio mandato da sindaco. E’ un bilancio che guarda a tre anni nonostante il nostro percorso termini tra 5 mesi». Ha esordito così il sindaco Alberto Biancheri, queste sera, nel corso del consiglio comunale di fine anno convocato per approvare il bilancio preventivo 2024-2026 che riporta l’eredità del primo cittadino in carica da quasi 10 anni e non più rieleggibile.
Nel discorso di commiato, Biancheri ha annunciato lo sblocco di importanti progetti e cantieri. A partire dal deposito, avvenuto proprio questa mattina, del progetto di finanza targato Walter Lagorio (già promotore di quello del Porto Vecchio), che prevede un investimento di oltre 50 milioni di euro per riqualificare il lungomare Calvino con un parcheggio interrato e l’edificio dell’ex stazione ferroviaria.
«Mi sono raccomandato di predisporre un bilancio che non lasci in difficoltà la nuova amministrazione. Per questo ho chiesto di potenziare il capitolo del Turismo con uno stanziamento di maggiori 300 mila euro, così che chi subentrerà, troverà disponibili i fondi per la programmazione autunno inverno», – ha proseguito il sindaco -. «Quello che mi emoziona questa sera è pensare a quanto abbiamo fatto in questi 10 anni. Dal primo giorno del mio mandato la messa in sicurezza delle scuole e il loro rinnovamento è sempre stato l’obiettivo principale. Così come la cittadella dello sport di Pian di Poma e il mercato dei fiori. Infine il terzo asse, le grandi opere. Quella che disegneranno la Sanremo del 2030».
«La prima pratica è partita nel 2016 con il progetto di riqualificazione straordinaria del Porto Vecchio. Speriamo in una sentenza positiva del Consiglio di Stato a gennaio. Il palazzetto dello Sport è stato un altro intervento fortemente voluto e posso annunciare che il 10 gennaio riprenderanno i lavori. Quindi Portosole. Siamo arrivati finalmente alla firma della convenzione per l’albergo che prevede tante opere di urbanizzazione in favore del Comune». Ancora Biancheri: «Il progetto del Pinqua è un’intervento straordinario che riqualificherà tutto il nostro centro storico compresa la galleria Francia. Queste grandi opere comporteranno una trasformazione fortissima di Sanremo».
La notizia più attesa della fine dell’anno. «Stasera mi fa piacere comunicare a tutti voi che finalmente è stato depositato e protocollato questa mattina il project finincing relativo all’ex stazione ferroviaria e al lungomare Italo Calvino. Si chiude un ciclo importante. C’è un altro grosso progetto per il nuovo stadio comunale che però segue un iter diverso, più tecnico, come previsto dal decreto Stadi».
«Concludo ringraziando tutti i dipendenti comunali che hanno fatto molti straordinari per riuscire a centrare tutti gli obiettivi che l’amministrazione si era posta. In totale ci sono circa 200 milioni di progetti finanziati da privati e dai fondi del Pnrr che ricadranno sulla nostra città da qui ai prossimi anni. Con l’approvazione di questo bilancio preventivo si ferma la progettazione della mia amministrazione. Sono sereno e contento di quanto fatto, spesso tra mille difficoltà e avendo ereditato una situazione finanziaria complessa. Ci ho messo l’anima, credo nelle potenzialità enormi di Sanremo. Le trasformazioni arriveranno piano piano e mi fa piacere lasciare alla prossima giunta questo piano di crescita e cambiamento».
La chiosa. «Allo stesso tempo non nascondo che ci sono tante altre cose che andavano fatte e non siamo riusciti a fare. Chi verrà potrà proseguire nel solco tracciato. Abbiamo fatto sbagli e non lo nascondo, dei quali mi assumo tutte le responsabilità. Però credo che il bilancio delle cose fatte sia positivo».
Le ultime parole del sindaco, ormai commosso e in lacrime, sono state per il presidente del consiglio Alessandro Il Grande e per il vicesindaco Costanza Pireri, per tutti i consiglieri comunali, compresi quelli all’opposizione. La commozione è stata spezzata dall’applauso dell’emiciclo in piedi e poi la parola è passata al contro discorso delle minoranze.
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