Aumenti delle tariffe di acqua e rifiuti, sit-in di protesta a Palazzo Bellevue
Lo hanno convocato i gruppi “Resistere per esistere” e “Uniti per il bene comune”
Sanremo. Una rappresentanza di cittadini che si riconosce nei gruppi “Resistere per esistere” e “Uniti per il bene comune” ha manifestato questa mattina di fronte a Palazzo Bellevue contro gli aumenti tariffari, previsti in quasi tutti i comuni dell’imperiese, del servizio idrico integrato (non a Sanremo) e della tassa rifiuti.
A farsi portavoce della protesta sono Lucia Canepa di Ceriana e Luca De Pasquale di Cipressa, oggi accompagnati da una decina di cittadini sanremesi con gli striscioni. I referenti dei due gruppi attivi sui social, sono stati ricevuti in tarda mattina dal sindaco Alberto Biancheri e dall’assessore alle Finanza Massimo Rossano.
«Dopo aver manifestato il nostro dissenso per tre anni contro i green pass e per la libertà di scelta sul vaccino anti-Covid, ora il gruppo vuole porre l’attenzione sulle problematiche della cittadinanza», – spiega Canepa di Resistere per esistere. «Non possiamo accettare gli aumenti della Tari approvati quest’anno a fronte di un servizio insufficiente. Come si può aumentare la tariffa indiscriminatamente a chi fa correttamente la differenziata e a chi non la fa? Allora tanto vale che sia il Comune a differenziare i rifiuti al posto nostro. Poi ci sono troppe cose che non ci convincono della nuove tariffe del servizio idrico integrato per le quali siamo qui a chiedere delucidazioni al sindaco di Sanremo».
A Canepa fa eco De Pasquale per il gruppo Uniti per il bene comune: «Siamo andati da Rivieracqua per accertarci che le notizie uscite sulla nuova tariffa unica fossero vere e abbiamo riscontrato una serie di incongruenze che ci preoccupano. Analizzando il meccanismo di calcolo, sembrerebbe che chi più consumerà più verrà premiato. Inoltre, riteniamo illegittima l’applicazione retroattiva della nuova tariffa unica. Ci sono sentenze del Consiglio di Stato e della Cassazione che lo vietano. Chiediamo maggiore chiarezza nella comunicazione e oggi manifestiamo anche contro gli aumenti degli stipendi di sindaci e assessori imposti per legge. Assolutamente non li meritano, visto che le tasse continuano a lievitare ma i servizi erogati sono spesso inqualificabili». La nostra protesta, concludono Canepa e De Pasquale, proseguirà in altri Comuni.