Provinciali, Sanremo sposa la linea Scajola. Il Pd rompe con Biancheri. Conferme e new entry
A rappresentare la Città dei fiori sarà il consigliere Mario Robaldo sostenitore dell’acqua pubblica
Sanremo. Sarà il consigliere comunale ex Pd Mario Robaldo e non il presidente del parlamentino matuziano Alessandro Il Grande, che ha declinato l’invito, il candidato proposto dalla Città dei fiori per la lista a sostegno del presidente Claudio Scajola in occasione delle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale in programma il 18 dicembre. E’ un mezzo colpo di scena la candidatura ormai certa di Robaldo all’interno della formazione di centrodestra che si prepara, compatta, a riconquistare la maggioranza dei seggi dell’ente Provincia.
Il consigliere comunale di Sanremo, da 14 anni al fianco del proprio sindaco, ha militato per lungo tempo nel Pd, salvo poi distaccarsene tre anni fa. La sua partecipazione al progetto di lista unica proposto dal presidente Scajola non è passata inosservata agli occhi dei suoi potenziali colleghi in Provincia, visto che Robaldo è tra i pochi che hanno stigmatizzato pubblicamente, in più occasioni, le politiche portate avanti da Scajola, soprattutto in materia di acqua e trasporti. Da dipendente di Amaie Spa, Robaldo aveva avuto l’ardire di votare contro la sua stessa maggioranza, in consiglio comunale a Sanremo, quando a luglio dello scorso anno si era fatta strada l’ipotesi privatizzazione di Rivieracqua. Una linea, quella dell’ingresso del socio privato nel gestore provinciale del servizio idrico integrato, caldeggiata dall’ex ministro e inserita quale perno del piano di salvataggio che in veste di commissario dell’ambito idrico imperiese l’onorevole sta portando avanti.
La partecipazione di Robaldo alla lista di centrodestra apre un altro interrogativo in casa Partito Democratico. I Dem, per bocca del segretario provinciale Cristian Quesada, hanno rispedito al mittente ogni ipotesi di accordo con Scajola e stanno lavorando alla costruzione di una lista alternativa. A guidarla potrebbe essere lo stesso Quesada – consigliere di minoranza a Vallecrosia -, che raccoglierebbe il sostegno di tutto il partito su scala provinciale. Non è nemmeno esclusa la candidatura di Domenico Abbo, consigliere a Lucinasco ed ex presidente della Provincia. Quel che è certo è che il Partito Democratico dovrà fare i conti con la defezione del sindaco di Sanremo, non candidato perché in scadenza di mandato. La frattura tra Biancheri e il Pd sembra consumata, anche se fonti di Palazzo Bellevue vicine al sindaco precisano che la scelta di aderire alla lista pro Scajola è più formale che politica: obiettivo garantire la partecipazione di Sanremo alle decisioni dell’amministrazione provinciale, dopo due anni passati all’opposizione.
Sul fronte centrodestra, i 10 nominativi preparati dalle segreterie dei partiti in un’ottica di continuità amministrativa con la presidenza Scajola (il cui mandato non è in discussione, scade tra due anni), vede molte riconferme e poche new entry. A partire da quella dei sindaci di Vallecrosia, Armando Biasi, (vicepresidente in carica) e di Taggia, Mario Conio, quindi dell’assessore di Diano Marina Barbara Feltrin, sempre in quota Cambiamo. Per la Lega certa la riconferma del capogruppo a Palazzo Bellevue Daniele Ventimiglia, mentre il secondo nome del Carroccio potrebbe provenire da una delle amministrazioni comunali dell’entroterra imperiese. Si parla di Eliano Brizio, sindaco di Prelà. Non candidato il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro, tra i principali sostenitori della presidenza Scajola.
Per Fratelli d’Italia possibile la riconferma del sindaco di Molini di Triora Manuela Sasso (compagna del senatore Gianni Berrino). Per Forza Italia, fino a oggi rappresentata dalla consigliera comunale di Sanremo Patrizia Badino, si sta facendo strada l’ipotesi staffetta tra lei e il consigliere comunale di Ventimiglia Gabriele Amarella, il quale, se eletto, andrebbe a dare rappresentanza alla città di confine, altrimenti tagliata fuori. Incognita sul sindaco della città delle palme Vittorio Ingenito che non si ricandiderebbe. Il seggio spettante a Bordighera potrebbe finire al suo ex assessore all’Ambiente, l’avvocato Marzia Baldassarre. A chiudere il cerchio ci sarebbe una fedelissima del presidente Scajola, Paola Carli, consigliere provinciale uscente con delega ai Lavori pubblici e alle strade provinciali. Le liste definitive dovranno essere depositate tra lunedì 27 e martedì 28 novembre. Le elezioni provinciali sono di secondo livello. Votano e possono essere eletti solo gli amministratori in carica.