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Processo Breakfast, reato prescritto: pg chiede il non doversi procedere per Claudio Scajola

15 novembre 2023 | 12:19
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Processo Breakfast, reato prescritto: pg chiede il non doversi procedere per Claudio Scajola

Udienza rinviata al prossimo 13 marzo. Poi la decisione della Corte

Reggio Calabria. Il sostituto procuratore generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, Maria Pellegrino, ha chiesto il «non doversi procedere nei confronti di Claudio Scajola per il reato al capo C (procurata inosservanza della pena, ndr) per sopravvenuta prescrizione del reato». Stessa richiesta per gli altri due imputati nel processo d’Appello “Breakfast”, Mariagrazia Fiordelisi e Martino Antonio Politi, ex collaboratori di Amedeo Matacena, per i quali la Pg aveva impugnato l’assoluzione in primo grado.

A motivare la breve requisitoria del sostituto procuratore, è stato il rigetto, da parte della Corte, dell’audizione del collaboratore di giustizia Giuseppe Stefano Tito Liuzzo. «Alla luce del rigetto – ha detto stamani Pellegrino ai giudici della prima sezione della Corte d’Appello – Non c’è molto spazio per la discussione. Non ci sono prove a sufficienza per contestare l’aggravante ex articolo 7 (attuale 416 bis, ndr)».

Si va dunque verso la chiusura del processo “Breakfast”, approdato davanti alla Corte d’Appello lo scorso 22 febbraio, che vede sul banco degli imputati anche il sindaco e presidente della provincia di Imperia Claudio Scajola, che in primo grado era stato condannato a 2 anni di reclusione per procurata inosservanza della pena in quanto, secondo la tesi accusatoria, avrebbe aiutato l’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, morto lo scorso 16 settembre a Dubai, dove si era rifugiato dopo una condanna a 3 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, divenuta definitiva.

Visto che a seguito di un intervento chirurgico, Scajola dovrà affrontare una riabilitazione di almeno due mesi, l’avvocato Patrizia Morello ha chiesto un rinvio non a breve per la prossima udienza del processo, quando la difesa dell’ex ministro, rappresentata dall’avvocato Morello e dalla collega Elisabetta Busuito, discuterà la posizione dell’ex ministro.

Il giudice ha rinviato il processo al 13 marzo del 2024.