Giudiziaria

Presunte tangenti per appalti a Imperia, udienza rinviata

Il giudice Luppi aveva firmato una proroga alle intercettazioni

Imperia. Si è aperta con un rinvio, per incompatibilità del gup, l’udienza preliminare nei confronti dei dieci indagati nell’inchiesta, condotta dai carabinieri e coordinata dalla Procura, sulle presunte elargizioni di denaro per l’aggiudicazione di appalti pubblici in provincia di Imperia.

Il giudice Paolo Luppi, infatti, si è dichiarato incompatibile in quanto, nella fase delle indagini preliminari relative all’inchiesta, ha firmato una proroga per le intercettazioni. L’udienza è stata fissata per il 15 marzo del 2024. Ad annunciarlo, all’ingresso in tribunale, sono stati gli avvocati della difesa.

L’inchiesta. A fine maggio dello scorso anno, le indagini culminarono con l’arresto, in flagranza di reato, dell’allora sindaco di Aurigo e consigliere provinciale Luigino Dellerba, e dell’imprenditore Vincenzo Speranza, ex titolare della “Edilcantieri Costruzioni srl”, ora rilevata dal figlio. Speranza è accusato di aver ceduto a Dellerba una mazzetta di duemila euro in cambio dell’ottenimento di lavori pubblici. Poco dopo, venne arrestato anche Gaetano Speranza, fratello di Vincenzo.

Un secondo ramo dell’inchiesta, ha portato gli investigatori a Castelvittorio, in val Nervia, per la realizzazione di un’area festeggiamenti i cui lavori vennero ancora una volta affidati alla Edilcantieri. In questo caso, a finire nei guai furono nuovamente i fratelli Vincenzo e Gaetano Speranza. Indagati anche: Fabrizio Rosa, responsabile ufficio lavori pubblici del Comune di Castelvittorio, nonché rup per la procedura negoziata inerente l’affidamento dei lavori pubblici ed Enzo Macrì, amministratore unico ditta “Edilmac costruzioni srl”, che aveva partecipato alla gara per l’affidamento dei lavori.

Le indagini riguardavano presunti episodi corruttivi, di turbativa degli incanti e rivelazione di segreti d’ufficio «da parte di pubblici ufficiali di un Comune della provincia per favorire imprenditori locali».

Ma non è tutto. Tra i filoni investigativi più rilevanti, c’è anche quello in cui Vincenzo Speranza è indagato, assieme all’allora geometra del Comune di Imperia, Marino Masi. Entrambi vennero raggiunti, nel luglio 2022, da una misura cautelare: il primo agli arresti domiciliari, mentre per il il secondo venne disposta la sospensione dall’esercizio della funzione pubblica. Dalle indagini, emerse che Speranza e il geometra si erano accordati per dissimulare la reale entità dei lavori di manutenzione, affidati dal Comune di Imperia alla Edilcantieri, presso il cimitero di Oneglia. Interventi eseguiti nel dicembre del 2021, del valore effettivo di 5mila euro, per i quali avrebbero fatto risultare la realizzazione di opere per un corrispettivo oltre 25mila euro. Secondo l’accusa, inoltre, il geometra avrebbe ricevuto da Speranza, quale illecita remunerazione per aver attestato falsamente il corretto adempimento dei lavori, la fornitura di materiali e l’installazione d’impianti presso un’abitazione di sua proprietà.

Il rinvio. «Il dottor Luppi si dichiarerà incompatibile in udienza e il fascicolo verosimilmente sarà trasmesso al dottor Massimiliano Botti – ha detto Carlo Fossati, avvocato di Luigino Dellerba -. L’incompatibilità deriva dal fatto che durante la fase delle indagini preliminari, il dottor Luppi credo abbia firmato qualche proroga d’intercettazione e quindi ha preferito dichiararsi incompatibile. In quell’udienza si valuteranno i riti alternativi che chiederemo per le nostre posizioni. Vedremo che atteggiamento prenderà la procura e decideremo. Per la strategia difensiva vogliamo verificare la procura come intende orientarsi su un’ipotesi di accordo, oppure chiederemo sicuramente un giudizio abbreviato».

«Sarà un rinvio tecnico – conferma l’avvocato Roberto Trevia, legale dei fratelli Vincenzo e Gaetano Speranza -. Siamo pronti a rispondere con serenità delle nostre responsabilità ma solo di quelle. Per la strategia difensiva vedremo le contestazioni, e valuteremo cosa sarà più opportuno fare. Puntiamo al rito abbreviato».

Gli indagati. Aldo Piero Aicardi, 64 anni, imprenditore edile; Maurizio Barla, 49 anni, imprenditore edile; Roberto Barla, 56 anni, dipendente dell’ufficio Strade della Provincia di Imperia; Luigino Dellerba, 67 anni, ex consigliere provinciale e ex sindaco di Aurigo; Agostino Gandalino, 63 anni, geometra, incaricato dal Comune di Aurigo; Pier Carlo Gandolfo, 56 anni, dipendente della Provincia di Imperia, vicesindaco e assessore del Comune di Aurigo; Gino Giovanni Manfredi, 62 anni, imprenditore edile; Marino Masi, 59 anni, dipendente settore Urbanistica Comune di Imperia, Gaetano Speranza, 59 anni, collaboratore della Edilcantieri, Vincenzo Speranza, 56 anni (fratello di Gaetano), all’epoca dei fatti titolare impresa Edilcantieri.

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