Ospedale unico a Taggia, il consiglio comunale dà l’ok
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La variante al Piano Regolatore Generale è stata approvata
Taggia. Un passo in avanti verso la costruzione dell’ospedale unico per la provincia di Imperia. La variante al Piano Regolatore Generale è stata approvata dal consiglio comunale tabiese. Le indicazioni tecniche sono state fornite da Asl1, i cui tecnici negli ultimi mesi sono stati impegnati nell’analisi del progetto, soprattutto per quanto riguarda misure e volumetrie.
La struttura sarà alta una massimo di 5 piani, ospiterà più di 600 degenti e 1300 di personale. Le stime parlano di più di 370 milioni di euro di costi di realizzazione. Prevsiti anche parcheggi, così come gli espropri dei terreni necessari alla costruzione del nosocomio. Con la pratica approvata dall’assise nel parlamentino di Taggia, quest’ultima passerà nelle mani degli uffici di Regione Liguria, i quali dovranno dare il via ad una Valutazione Ambientale Strategica dell’ospedale.
Nell’assise tabiese era presente anche il direttore generale di Asl1 Luca Stucchi: «Se tutto va nella norma, senza ricorsi, ci vorranno almeno quattro o cinque anni perché venga realizzato»
Il sindaco di Taggia Mario Conio: «Dopo tanti anni e tante discussioni mettiamo un fermo. Di qua si parte in cammino che deve essere rapido, virtuoso e determinato. Il territorio ha sempre accettato di buon grado questo sacrificio, ma anche questo importantissimo servizio che arriverà sul territorio».
Dall’opposizione, c’è la contestazione del consigliere comunale Gabriele Cascino di “Progettiamo il futuro” : «Io sono sempre stato d’accordo per la realizzazione dell’ospedale unico, ma che sia realizzato a sud della ferrovia, per non compromettere la piana di Taggia. Tutelata dallo statuto comunale, una zona che deve essere dedicata all’agricoltura ed alle attività produttive agricole del Comune».
La pratica è passata con i voti favorevoli della maggioranza. Tre i contrari il consigliere Jacopo Siffredi di “Progetto Comune”, gli omologhi Cascino e Davide Caldani, un astenuto, Giuseppe Federico, tutti di “Progettiamo il futuro”.
