Operaio morì sul lavoro a Chiusanico, pm chiede condanna per titolare della ditta

28 novembre 2023 | 16:29
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Operaio morì sul lavoro a Chiusanico, pm chiede condanna per titolare della ditta

Il giudice monocratico Francesca Minieri ha così aggiornato l’udienza al prossimo 11 dicembre per le repliche e la sentenza

Imperia. Una condanna a sei mesi di reclusione, riqualificando il reato da omicidio colposo a lesioni colpose gravi con violazione della normativa antinfortunistica. E’ quanto richiesto dal pubblico ministero Enrico Cinella Della Porta nei confronti di Renato Bersano, ex titolare della ditta “Clas Pesto”, finito sotto processo per la morte di un operaio cinquantenne, S.P., di Riva Ligure.

I fatti risalgono al 23 giugno del 2018. Quel giorno l’operaio si ustiona gravemente al polpaccio e alla parte bassa di una gamba con dell’acqua bollente fuoriuscita da uno dei pastorizzatori dei vasetti della ditta, che gli era entrata nello stivale. Il dipendente viene ricoverato al centro grandi ustionati Villa Scassi di Genova, dove morirà un mese e mezzo dopo, il 15 agosto, per una trombo embolia che potrebbe essere partita dalla gamba.

Nella sua requisitoria, il pm ha tenuto in considerazione le conclusioni del perito del tribunale di Imperia, il dottor Luca Tajana, secondo il quale non è possibile stabilire se la trombo embolia sia stata provocata o meno dalle ustioni. Di parere diverso la parte civile, sostenuta dall’avvocato Luigi Basso, legale degli eredi della vittima, che ha chiesto di confermare l’accusa di omicidio colposo, prendendo in esame le conclusioni del consulente di parte, il dottor Baima Bollone, di Torino, che sosteneva il contrario del suo collega.

Il giudice monocratico Francesca Minieri ha così aggiornato l’udienza al prossimo 11 dicembre per le repliche e la sentenza.