Omicidio di Sargonia Dankha, sette testi in aula il 13 dicembre
Mamma e fratello della giovane vittima, e cinque tra amici e conoscenti
Imperia. E’ stato rinviato al 13 dicembre, il processo davanti alla Corte d’Assise di Genova nei confronti di Salvatore Aldobrandi, il pizzaiolo di 73 anni arrestato a Sanremo il 17 giugno scorso su ordine del gip di Imperia e accusato di omicidio volontario aggravato dai motivi abietti e futili e soppressione di cadavere per la scomparsa, il 13 novembre del 1995, della 21enne Sargonia Dankha, con la quale aveva avuto una relazione tormentata, scomparsa a Linköping, in Svezia, dove vivevano entrambi.
Oggi in aula sarebbero dovuti comparire, per essere ascoltati quali testi, Ghariba Dankha e Ninos Dankha, rispettivamente mamma e fratello di Sargonia, ma a causa di una malattia stagionale hanno dovuto rinunciare all’udienza. Ghariba e Ninos torneranno in aula il 13 dicembre. Oltre a loro, saranno ascoltati altri cinque testimoni: amici e conoscenti della giovane svedese, che hanno annunciato ai due pm, Maria Paola Marrali e Matteo Gobbi, l’intenzione di venire in Italia per essere ascoltati.
Sono in tutto 16 i testi che la pubblica accusa è riuscita a rintracciare al momento. Un’altra quindicina di persone, che i pm vorrebbero poter sentire, sono attualmente irrintracciabili.
Nel frattempo sono state calendarizzate le date delle prossime udienze: oltre al 13 dicembre, si tornerà in aula il 10 e il 29 gennaio, e il 19 e 26 febbraio.
Oggi in aula era assente l’imputato, Salvatore Aldobrandi: quando il suo avvocato di fiducia, Andrea Rovere, ha saputo che l’udienza sarebbe consistita in un mero rinvio, ha consigliato al suo assistito, tra l’altro sottoposto a misura cautelare in carcere, di non presentarsi.