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Omicidio di Sargonia Dankha, sette testi in aula il 13 dicembre

8 novembre 2023 | 10:29
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Omicidio di Sargonia Dankha, sette testi in aula il 13 dicembre
Omicidio di Sargonia Dankha, sette testi in aula il 13 dicembre
Omicidio di Sargonia Dankha, sette testi in aula il 13 dicembre
Omicidio di Sargonia Dankha, sette testi in aula il 13 dicembre
Omicidio di Sargonia Dankha, sette testi in aula il 13 dicembre
Omicidio di Sargonia Dankha, sette testi in aula il 13 dicembre

Mamma e fratello della giovane vittima, e cinque tra amici e conoscenti

Imperia. E’ stato rinviato al 13 dicembre, il processo davanti alla Corte d’Assise di Genova nei confronti di Salvatore Aldobrandi, il pizzaiolo di 73 anni arrestato a Sanremo il 17 giugno scorso su ordine del gip di Imperia e accusato di omicidio volontario aggravato dai motivi abietti e futili e soppressione di cadavere per la scomparsa, il 13 novembre del 1995, della 21enne Sargonia Dankha, con la quale aveva avuto una relazione tormentata, scomparsa a Linköping, in Svezia, dove vivevano entrambi.

Oggi in aula sarebbero dovuti comparire, per essere ascoltati quali testi, Ghariba Dankha e Ninos Dankha, rispettivamente mamma e fratello di Sargonia, ma a causa di una malattia stagionale hanno dovuto rinunciare all’udienza. Ghariba e Ninos torneranno in aula il 13 dicembre. Oltre a loro, saranno ascoltati altri cinque testimoni: amici e conoscenti della giovane svedese, che hanno annunciato ai due pm, Maria Paola Marrali e Matteo Gobbi, l’intenzione di venire in Italia per essere ascoltati.

Sono in tutto 16 i testi che la pubblica accusa è riuscita a rintracciare al momento. Un’altra quindicina di persone, che i pm vorrebbero poter sentire, sono attualmente irrintracciabili.

Nel frattempo sono state calendarizzate le date delle prossime udienze: oltre al 13 dicembre, si tornerà in aula il 10 e il 29 gennaio, e il 19 e 26 febbraio.

Oggi in aula era assente l’imputato, Salvatore Aldobrandi: quando il suo avvocato di fiducia, Andrea Rovere, ha saputo che l’udienza sarebbe consistita in un mero rinvio, ha consigliato al suo assistito, tra l’altro sottoposto a misura cautelare in carcere, di non presentarsi.