Omaggio a Pietro Agosti e centenario dell’ordine degli ingegneri, Sanremo li celebra
A fare gli onori di casa l’ex presidente del consiglio nazionale Gianni Rolando: «Merito suo lo sviluppo delle infrastrutture cittadine»
Sanremo. Questo pomeriggio, nelle prestigiose sale Privata e Dorata del Casinò di Sanremo, si è tenuto un omaggio speciale a Pietro Agosti, progettista e podestà della Città dei fiori, in occasione del 150° anniversario dalla sua nascita, nonché per la celebrazione del centenario dell’Ordine degli Ingegneri di Imperia di cui Agosti è stato la tessera numero 2.
Questo evento straordinario, che ha visto la partecipazione di un centinaio di professionisti provenienti da tutto il Ponente, è stata l’occasione per festeggiare due momenti significativi nella storia culturale e sociale non solo di Sanremo, ma dell’intera provincia. Nel 1873, Pietro Agosti, ingegnere visionario, ha visto la luce e la sua opera avrebbe segnato il volto della Sanremo del ventesimo secolo. Nel 1923, invece, è stato fondato l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Imperia, un sigillo della professione e della sua evoluzione nel corso dei decenni.
Il Presidente della Famija Sanremasca, Leo Pippione, in qualità di esperto bibliografico di Agosti, ha tenuto una conferenza sull’operato di questo grande ingegnere e sull’impatto che questo ha avuto sulla città di Sanremo. La curatrice dell’evento, Federica Flore, ha inoltre presentato e inaugurato un’esposizione di documenti e progetti inediti di Agosti. Nella sala Dorata trova spazio una mostra dedicata al centenario dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Imperia. Una retrospettiva di un secolo di storia e progresso, che evidenziano il ruolo cruciale degli ingegneri nel plasmare il territorio. L’esposizione sarà accessibile al pubblico fino al 12 novembre, dalle 16 alle 23, tutti i giorni.
«Pietro Agosti è stato il massimo. La Sanremo di oggi è in gran parte merito suo, come progettista ma soprattutto per aver colto l’attimo e fatto avere grandissimi finanziamenti alla città», – ha esordito l’ingegner Gianni Rolando, ex presidente del consiglio nazionale italiano -. «E’ grazie a lui se il Casinò Municipale ha aperto in pianta stabile e sono state realizzate tutte quelle infrastrutture di grande livello tuttora in funzione, come il campo golf, il campo ippico, il tiro a volo, lo stadio comunale e molte altre. E’ impressionante vedere quanti progetti Pietro Agosti aveva presentato a Roma».
Chiosa Rolando: «L’ingegneria italiana è ai primissimi livelli italiani. Purtroppo soffriamo di un’eccessiva burocrazia interna. Ci sono opere progettate de ingegneri italiani che nascono come avveniristiche e che vengono realizzate fuori dal nostro Paese, salvo poi ritornare d’attualità dopo decenni, quando da noi diventano obsolete. Un esempio? Il ponte sullo stretto di Messina. Ancora se ne discute, mentre nel resto del mondo opere simili sono state realizzate più di 25 anni fa».