“Mai più vittime di violenza”, a Sanremo l’urlo delle donne in rosso

Sanremo. Questa mattina una potente ondata di solidarietà ha attraversato le strade di Sanremo in un’emozionante manifestazione contro la violenza sulle donne, evento organizzato dalla sezione locale dell’associazione Fidapa Bpw Italy, con oltre 200 partecipanti uniti per ricordare la giovane Giulia Cecchettin e per alzare la voce contro ogni forma di violenza di genere.

L’iniziativa ha preso vita presso il sottopasso di Corso Imperatrice, dove donne e uomini si sono riuniti per intraprendere una passeggiata simbolica attraverso il tunnel. Quest’ultimo è diventato un simbolo tangibile del percorso difficile e spesso terribile che molte donne sono costrette a percorrere quando diventano vittime di violenza. La manifestazione si è svolta in collaborazione con numerose organizzazioni e associazioni, tra cui Centro Aiuto alla Vita, Croce Rossa Italiana, Edfa, Centro Antiviolenza ISV, Lions Club Host e Matutia, Pigna mon Amour, Rotary, Zonta Club, FIDAPA-BPW ha orchestrato un sit-in profondo di significato presso il sottopasso dell’Imperatrice, lato via Matteotti, con l’inizio fissato per le 11:30. Presente anche una delegazione di studenti dell’Istituto Colombo.

«Abbiamo scelto deliberatamente un luogo che potesse essere metafora di una situazione di disagio», ha spiegato Gabriella Imperlini, presidente Fidapa Sanremo. «Il sottopasso dell’Imperatrice è il simbolo visivo di un percorso oscuro e difficile. Attraverso questa ‘rappresentazione della violenza’, scenderemo in questo sottopasso, un atto simbolico che riflette il tragico viaggio che molte donne devono compiere. Lungo il percorso, incontreremo le rappresentanze delle associazioni, dei centri antiviolenza e delle persone che offrono aiuto. Sarà una sorta di processione laica, che simboleggerà la liberazione dalle tenebre della violenza».

La partecipazione numerosa dimostra la volontà della comunità sanremese di affrontare e combattere il problema della violenza di genere. L’evento non solo commemora l’ultima vittima, Cecchettin, ma rappresenta anche un atto di resistenza e solidarietà, affermando che la violenza sulle donne non può essere tollerata e che la comunità è unita per contrastarla con forza e determinazione.