Imperia, “Processo di Norimberga, il valore storico” aula magna gremita di studenti

20 novembre 2023 | 13:28
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Imperia, “Processo di Norimberga, il valore storico” aula magna gremita di studenti

«Fu scelta Norimberga perché città simbolo del nazismo e dove furono promulgate le leggi per la difesa della razza in particolare quella della protezione del sangue tedesco»

Imperia. Settantotto anni fa iniziava il processo di Norimberga (corte formata da due giudici inglesi, due americani, due francesi e due sovietici) dove vennero processati i nazisti coinvolti nella Shoah. Oggi a più di mezzo secolo di distanza, al Polo Universitario di Imperia si è temuta la conferenza sul “Processo di Norimberga, il valore storico” dove gli esperti hanno spiegato che per la prima volta nella città tedesca i vinti si sono trovati a rispondere ai vincitori delle proprie responsabilità. Una novità assoluta all’epoca ma i crimini commessi durante la seconda guerra mondiale furono talmente atroci che alla fine del secondo conflitto mondiale vi è stata la necessità di far giustizia per i milioni di vittime. Dei ventiquattro imputati, nell’ottobre del 1946 ne furono condannati a morte solo dodici: quelli giudicati colpevoli delle colpe più gravi. Tre vennero assolti, altri condannati a pene più lievi.

«Il liberista e avvocato Piero Calamandrei- ha spiegato Paolo Borgna, magistrato della Repubblica a Torino, presidente Istoreto-  era uno dei più importanti esponenti della cultura della legalità che però cambiò molto il suo modo di pensare proprio in occasione di Norimberga e si batté in favore della legittimazione di quel processo. È  importante segnalare che nel 1943 la fine della battaglia di Stalingrado segnò la prima sconfitta della Germania nazista e quindi l’inversione di tendenza della seconda guerra mondiale. A Londra nell’agosto del 1945 si firmò l’accordo che istituì questo Tribunale militare internazionale per punire i maggiori criminali di guerra. La sede del processo su scelta Norimberga perché città simbolo del nazismo e dove furono promulgate le leggi per la difesa della razza in particolare quella della protezione del sangue tedesco».

«Per ricordare questa giornata lontana nel tempo ma vicino nell’attualità. L’Università di Imperia – ha spiegato Luigi Sappa– ha dei buoni motivi per ringraziare e lo fa anche il territorio della provincia di Imperia, medaglia d’oro per la Resistenza che ha dato un contributo notevole, importantissimo per il riscatto dell’Italia afflitta dal conflitto. La città di Imperia ha avviato da tempo la posa delle pietre di inciampo , in particolare ha ricordato un giovane che aveva vissuto l’esperienza dei campi di concentramento».

«Il tema è di grande interesse storico e giuridico- ha affermato il vicesindaco Giuseppe Fossati– storico perché è la prima volta che si è processualizzata in qualche modo gli accertamenti di quanto accaduto e la responsabilità giuridica per crimini di guerra. L’altro valore è fissare un principio che ci sono dei principi che si pongono al di sopra delle legge nazionali e non possono essere infranti. è la prima volta nella storia che si è macchiato di crimini di guerra è stato processato che serve anche come monito per il futuro».