Gianni Rolando pronto a candidarsi da civico, centrodestra in crisi d’identità
L’ingegnere ed ex presidente dell’Ordine nazionale è in ballo da mesi ma i partiti faticano a trovare l’accordo. L’alternativa è Zoccarato
Sanremo. Il gruppo civico nato per sostenere l’ingegnere Gianni Rolando nella corsa a sindaco di Sanremo è pronto a scendere in campo anche senza l’accordo con i partiti del centrodestra. L’indiscrezione trapela oggi, dopo l’ennesimo incontro informale che si è tenuto nelle scorse ore tra i referenti e i segretari della coalizione composta da Sanremo Domani, Andiamo, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.
L’impasse in cui si è cacciato il centrodestra – sulla carta maggioranza nell’elettorato della Città dei fiori ma alla prova dei fatti perdente nelle ultime due tornate contro il centrosinistra -, avrebbe spinto i sostenitori di Rolando a convincerlo a rompere gli indugi, chiedendogli di annunciare la propria candidatura da civico, pur in assenza dell’espressione definitiva del tavolo coordinato dal senatore Gianni Berrino. Tavolo ribattezzato “stati generali” che si sarebbe dovuto tenere alla presenza di Giovanni Toti, di cui si è persa traccia. Tra i principali esponenti della società civile che condividono una forte amicizia con Rolando si annoverano il presidente della Lilt, il dottor Claudio Battaglia, il notaio Gianni Donetti e il presidente della Famija Sanremasca e storico sindaco di Sanremo Leone Pippione. Insomma, un consesso molto influente e trasversale, ben inserito nella società civile e allo stesso tempo non coinvolto direttamente nell’amministrazione pubblica.
Stando ai bene informati, nel centrodestra l’alternativa a Rolando sarebbe solo una: l’ex sindaco Maurizio Zoccarato, volenteroso di riconquistare la scena della politica locale dopo 10 anni passati a osservare dalla tribuna i propri uomini schierati nell’amministrazione Biancheri. Uno su tutti l’assessore al Bilancio Massimo Rossano. Tuttavia, Zoccarato si trova di fronte alcuni ostacoli non da poco. Il primo è rappresentato dall’esito dei sondaggi commissionati su più fronti in questi ultimi mesi, nei quali non spicca per gradimento. Il secondo è tutto interno alla coalizione di centrodestra che teme, con il ritorno di Zoccarato, il verificarsi di una fuoriuscita di sostenitori verso l’area centrista attualmente occupata dall’associazione Anima.
L’annuncio della candidatura di Rolando potrebbe arrivare prima della fine dell’anno, obbligando il senatore Berrino e gli alleati delle segreterie a prendere o lasciare. Qualcuno rischia di rimanere con il cerino in mano. Chi sarà?