Finals di Torino, Sinner sconfitto alla finalissima. L’ex allenatore Piatti: «Orgogliosi di avere te tra i migliori del mondo»
«Jannik, una settimana così alle Finals, i futuri Slams che vincerai e il ranking mondiale sono il miglior modo di dimostrare il tuo attaccamento all’Italia»
Bordighera. L’impresa di Jannik Sinner, sconfitto ieri da Djokovic alle finalissime del Finals di Torino, ha fatto sognare gli italiani e, in special modo, gli amanti del tennis di Bordighera, dove il giovane atleta è cresciuto, formandosi al Piatti Center di Riccardo Piatti, suo mentore per diversi anni.
Ed è proprio il maestro, oggi, a complimentarsi pubblicamente con il suo ex pupillo. «In molti mi hanno chiesto un commento sulla partita di ieri di Jannik e in generale sulla sua settimana alle Finals di Torino: giornalisti, amici, addetti ai lavori o semplici curiosi. Onde evitare fraintendimenti, preferisco affidarmi ai miei canali di comunicazione e rispondere a tutti da qui – scrive Piatti -. Per prima cosa faccio pubblicamente i complimenti a Jannik (perché privatamente glieli ho già fatti) per questa bellissima settimana, ha giocato un ottimo torneo e un tennis di alto livello».
«Ci tengo anche a dire che la cosa non mi sorprende più di tanto – aggiunge – Perché ho sempre creduto in lui e ho sempre saputo che Jannik era pronto per fare grandi cose, perché in questi anni ha sempre dimostrato una costante crescita, un’incredibile attitudine al lavoro e consistenza nei risultati e nel miglioramento. Non posso che essere felice per questa sua finale, perché come per ogni insegnante, di ogni fascia di età, è bello vedere i propri “allievi” eccellere e diventare grandi, sia fisicamente che sportivamente».
«La finale di ieri – commenta – E’ sicuramente solo la prima di una lunga serie che vincerà e auguro a Jannik un grande in bocca al lupo per questo presente e per il futuro. Come ho sempre detto e sempre dirò “Forzaaaa e divertiti”. Per concludere, ci tenevo anche a dirgli bravo per non aver ascoltato le inutili critiche ricevute durante la sua ultima mancata partecipazione alla Davis, circa il suo non attaccamento “alla maglia” e sul suo sentirsi o meno Italiano. Critiche sterili che sono arrivate da persone non competenti e che non conoscono come fare la prestazione di alto livello. Jannik, una settimana così alle Finals, i futuri Slams che vincerai e il ranking mondiale sono il miglior modo di dimostrare il tuo attaccamento all’Italia e di fare sentire tutti gli italiani orgogliosi di avere uno come te tra i migliori atleti al mondo».