Il dramma

Esplosione a Soldano, proprietari di sei immobili danneggiati fanno ricorso al Tar contro ordinanza del Comune

Contestati i tempi del ripristino dei danni

esplosione soldano

Soldano. I proprietari di sei immobili, tre appartamenti e tre cantine, interessati dall’ordinanza firmata dal sindaco del Comune di Soldano, Isio Cassini, che ha imposto la messa in sicurezza dei locali con estrema urgenza (quindici giorni dalla pubblicazione del provvedimento) a seguito dello scoppio di una palazzina in piazza Vecchia il 27 agosto scorso, hanno presentato ricorso al Tar, chiedendo l’annullamento o la sospensione dell’atto.

Ad essere contestati, secondo quanto appreso, sono i tempi ristretti richiesti dall’ordinanza per mettere in sicurezza le proprietà rimaste danneggiate a causa dell’esplosione. In realtà, il provvedimento del Comune risulta già, di fatto, sospeso, visto che per le indagini tutt’ora in corso, la procura di Imperia ha sequestrato l’immobile e aperto una inchiesta per omicidio, lesioni e disastro colposi.

L’esplosione, dovuta a una fuga di gas, ha provocato una vittima: il giovane Cristophe Perez, di Marsiglia, morto al centro grandi ustionati di Villa Scassi, a Genova, dopo alcune settimane di agonia. Rimasti feriti gli amici Louis Lesser, 25 anni e Jonathan Fortunato, 37 anni (figlio del proprietario dell’appartamento in cui è avvenuta l’esplosione), successivamente trasferiti dagli ospedali Villa Scassi di Genova e Cto di Torino, al centro grandi ustionati di Marsiglia, come richiesto dalle famiglie.

I ricorrenti si sono affidati all’avvocato Fiammetta Sciamanda, mentre il Comune di Soldano è tutelato dall’avvocato Matteo Borello, entrambi del foro di Genova.

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