Elezioni provinciali, la Lega si rafforza. Biancheri lascia il seggio e punta su Il Grande
Prime mosse in vista del rinnovo del consiglio. Il presidente Claudio Scajola resterà in carica per altri due anni
Sanremo. E’ la Lega, in particolare la sezione sanremese a cui fanno capo i comuni di Taggia e Ospedaletti, a muovere le prime mosse in vista del rinnovo del consiglio provinciale, le cui elezioni di secondo livello (votano e si possono candidare solo sindaci e consiglieri comunali) sono state convocate per il 18 dicembre.
Ieri sera, presso lo studio legale dell’avvocato Daniele Ventimiglia – capogruppo del Carroccio a Palazzo Bellevue e consigliere provinciale -, si è tenuta la prima riunione preparatoria dei militanti vicini al partito con all’ordine del giorno il tema elezioni. A partire da quelle provinciali, per poi toccare anche l’argomento amministrative del prossimo anno, in programma sia a Sanremo che Ospedaletti. Alla riunione erano presenti diversi militanti e amministratori locali, tra i quali i consiglieri di maggioranza a Taggia Daniele Festa (ex assessore all’Ambiente e presidente del consiglio comunale in pectore) e Fortunato Battaglia, incaricato in materia di tutela faunistica e agricoltura per l’amministrazione Conio (vedi foto).
Il consigliere provinciale Daniele Ventimiglia (delega ai Trasporti) si è messo a disposizione ed è pronto a ricandidarsi in Provincia. Per Ventimiglia l’unica incognita potrebbe essere rappresentata dall’eventuale promozione ad assessore di Palazzo Bellevue con l’eventuale vittoria del centrodestra alle comunali del giugno 2024. La carica di consigliere provinciale e di assessore municipale non sono compatibili.
Nella Lega si vocifera anche dell’intenzione del sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro di presentare una propria lista composta di sindaci vicini al Carroccio. Di Muro, in qualità di deputato, era stato tra gli artefici e maggiori sostenitori della presidenza Scajola. Comunque vadano le elezioni provinciali, l’ex ministro rimarrà alla guida dell’ente ancora per due anni, visto che il mandato del presidente di 4 anni è indipendente da quello del consiglio che va a rinnovo ogni 2.
Se in casa centrodestra i segretari provinciali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia si devono soltanto mettere d’accordo su quali amministratori locali far convergere i voti della coalizione, è tutta da costruire l’alternativa alla maggioranza Scajola rappresentata dal centrosinistra trainato dal Partito Democratico. Martedì scorso si è tenuta una prima assemblea sull’argomento nella sede del Pd di Imperia alla presenza del segretario provinciale Cristian Quesada.
I voti ponderati su cui può contare il centrosinistra non sono moltissimi, alla luce del fatto che il candidato con il maggior peso elettorale, il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, con buone probabilità non si ricandiderà per la concomitanza del momento con l’ultimo periodo del suo doppio mandato in Comune. Biancheri dovrà indicare una candidatura in rappresentanza della Città dei fiori. Tra i papabili, la scelta più scontata sarebbe quella del presidente del consiglio comunale Alessandro Il Grande, recordman indiscusso di preferenze. Il Grande avrebbe già dato la propria disponibilità al primo cittadino. Non è neanche escluso che dalla maggioranza Biancheri possa provenire una seconda candidatura. Si vocifera del consigliere Mario Robaldo, ex Pd, ora a capo di un gruppo civico fedelissimo del sindaco di Sanremo. Nel caso di uno scontro tra le liste di centrodestra e di centrosinistra, Il Grande (storico militante di An), potrebbe trovare casa da una parte e Robaldo dall’altra.
Qualora nel fronte del centrodestra dovessero prevalere malumori e personalismi, non è detto che le redini della competizione possano essere riprese in mano da Scajola che potrebbe dare vita a una lista del presidente, riunendo i sindaci alla guida di Amministrazioni sostenute da liste civiche.