Basket, Roca Team: un altro passo in avanti

C’è voluto uno sforzo difensivo speciale in un ultimo quarto vinto per 23 a 9, ci sono voluti i lampi di classe di Mike James per avere alla fine ragione di un Asvel rivitalizzato e messo bene in campo da coach Pozzecco e per non incorrere nella più classica delle seratacce con finale amaro. Il Roca Team porta a casa una vittoria preziosa, ancora più importante perché maturata in una situazione di sofferenza ed arrivata con uno spirito di sacrificio collettivo davvero importante. Perché l’Asvel è partito subito forte, con un Luwawu-Cabarrot che a Milano faceva l’oggetto misterioso e qui invece è un difensore d’élite, che si incolla a Mike James e sfrutta il miss match offensivo per aprire il primo divario importante, e solo Outtara e il nativo di Portland tengono a galla la barca monegasca, mentre i lionesi giocano in scioltezza, tutto gli riesce facile e grazie anche alle percentuali glaciali dei giocatori di Obradovic ( 22% sia da due che da tre) concludono il primo quarto in vantaggio per 23 a 14.

In realtà la cura Pozzecco è semplice da spiegare , si tratta di giocare facile, di difendere e di far giocare la squadra secondo le sue possibilità e le sue preferenze: l’Asvel non è certo una squadra materasso, ha un buon potenziale che però scompariva nella confusione tecnica della precedente gestione. Ed infatti ci vuole un grande secondo quarto di Okobo per rimettere il Roca Team in vantaggio, anche se la sensazione è sempre quella di una partita in bilico, con i lionesi calmi e sempre in controllo ed invece i monegaschi, come poi riconosciuto da coach Obradovic quasi ansiosi e molto nervosi, come se da un momento all’altro la partita potesse scappargli di mano.
Si va all’intervallo lungo sul 41 a 37, ma è nel terzo quarto che la situazione si fa complessa e potenzialmente anche pericolosa.

Luwawu-Cabarrot torna a salire in cattedra, Lauvergne domina nel pitturato e il Roca Team perde il vantaggio ed anzi si trova ad andare sotto, dominato a rimbalzo da Fall e con percentuali sempre deficitarie , specie da due punti: 61 a 57 per l’Asvel e tutto sembra pronto per il delitto perfetto. Invece proprio l’ultimo quarto scrive un finale completamente diverso, perché la difesa monegasca sale di almeno due toni, diventa quasi aggressiva, provoca un emorragia di palle perse dei lionesi che poi un Alpha Diallo scatenato e on fire da 21 punti e un Mike James risolutivo trasformano in punti pesanti, per un finale di 80 a 70. C’è una cifra che può spiegare la partita e specialmente il finale : 7 palle perse monegasche, 17 lionesi, 10 la differenza, 10 i punti di scarto finali: è stata fondamentale la capacità di forzare gli errori degli avversari e poi di trarne vantaggio, in una gara a bassi punteggi e a basse percentuali che ha premiato l’intensità messa in campo dal Roca Team.

Difendere e saper soffrire, saper piegare le ginocchia è un atteggiamento indispensabile se si vuole andare avanti in Eurolega, e questa sera l’abbiamo visto in tutta la squadra, al di là dei meriti o demeriti dei singoli: di fronte ad un avversario che aveva preparato tutto per la sorpresa finale c’è stata una capacità di tenere alta l’attenzione e di non farsi prendere dalla fretta o peggio ancora dal panico. Non abbiamo certo visto la partita più spettacolare dei monegaschi, anzi a livello di percentuale al tiro è stata una delle esibizioni peggiori, ma abbiamo sicuramente visto una squadra capace di lottare e soffrire, di andare oltre ai limiti e agli errori del momento : forse la lezione del terzo quarto da 2 a 27 contro l’Olympiacos è stata assimilata ed adesso è diventata quel tipo di esperienza che ti fa vincere.

Se poi la vittoria è quella del derby di Francia, ancora meglio. Già da martedì si ricomincia, arriva alla Salle Gaston Médecin l’Efes Istanbul, come sempre mai abbassare la guardia, e come sempre Daghe Munegu!!!

Marco Ghisalberti Streambasket.com