Badalucco, ricorda il sindaco Filippo Boeri “Biscau” e ribadisce il “no!” alla diga
A sopresa una telefonata dal sindaco di Longarone, che visiterà presto la Valle Argentina
Badalucco. Un incontro, quello di oggi pomeriggio, che ricorda un momento storico a Badalucco, quello del 1963 in cui la popolazione si mobilitò per fermare il cantiere della diga. Nella giornata che è iniziata con l’intitolazione del rione in zona Premartin all’allora sindaco Filippo Boeri “Biscau” che per primo si batté contro la costruzione della diga, la popolazione continua a ribadire il suo “No!”.
A sorpresa una telefonata al primo cittadino di Badalucco, Matteo Orengo, dal sindaco di Longarone, Roberto Padrin, che oltre a preannunciare una visita imminente in Valle Argentina, ha espresso tutto il supporto alla popolazione. «Oggi è la giornata del ricordo di Filippo Boeri, il sindaco più longevo di Badalucco che è ricordato per gli eventi del’11 novembre perché ha guidato la rivolta anti diga ed è riuscito a fare un miracolo, in cui Golia è stato nuovamente battuto da Davide e Badalucco ha fatto sospendere i lavori della diga. L’attualità parla di altro, doveva essere una giornata di ricordo ma la situazione crea nuovamente fermento in paese. Ringrazio il sindaco di Longarone che ha dimostrato vicinanza al nostro paese» ha commentato il sindaco Matteo Orengo.
Di recente infatti una delegazione di Badalucco si è recata a Longarone per la vicinanza che la l’ipotesi di costruzione della diga porta fra i due comuni. Sono stati visitati i posti, la diga e il cimitero che hanno interessato il disastro del Vajont. Alla cerimonia hanno partecipato, portando le loro testimonianze, anche Giovanni Augusto Boeri e Norma Rossi, nel 1963 rispettivamente giovanissimi assessore e vicesindaco.
Badalucco ricorda la “battaglia di San Martino” quando l’11 novembre del 1963, 60 anni or sono, tutta Badalucco si mobilitò, così come la vallata e migliaia di persone assediarono il cantiere per la costruzione della diga di Glori riuscendone a fermare i lavori.