Antenne 5G contestate a Sanremo, i comitati scrivono a Palazzo Bellevue «Danno alla cittadinanza»
«Ad unico vantaggio degli operatori economici»
Sanremo. Scrivono I cittadini di Bussana, il Comitato Bonmoschetto ed il Comitato San Bartolomeo Bellavista: «Spett.le Amministrazione, scriviamo questa lettera dopo aver preso atto degli esiti amministrativi e processuali che hanno riguardato la Città di Sanremo, i Comitati e gli scriventi cittadini nella materia dell’installazione di stazioni radio base a Bussana, in zona Bonmoschetto ed in zona San Bartolomeo. Rappresentiamo che la cittadinanza non si è sentita tutelata da parte dell’Amministrazione comunale che dovrebbe, prima di tutto, pensare agli interessi della collettività stanziata sul territorio e non, invece, perseguire interessi ultronei a danno proprio della cittadinanza e ad unico vantaggio degli operatori economici».
Prosegue la missiva: «Il fatto che il Comune abbia condotto dei procedimenti autorizzatori, senza interpellare i cittadini che si troveranno a vivere a pochi metri dalle nuove installazioni radio base e senza tenere in adeguata considerazione gli interessi e le proposte dei cittadini stessi, è sintomo di una volontà politico amministrativa lontana dal sentire comune della collettività sanremese. In questa situazione, l’inerzia politica del Comune è risultata ancora più evidente alla luce del fatto che il regolamento sulla localizzazione delle stazioni radio base, benché già nell’agenda politica dal 2018, è stato approvato solo pochi giorni fa, dopo che i cittadini, a proprie spese, hanno avviato battaglie processuali e procedimentali proprio contro l’Ente pubblico che li dovrebbe tutelare e che dovrebbe rappresentarli. Se non vi fosse stata questa inerzia amministrativa e il detto regolamento fosse stato approvato già nel 2018 come da programma politico, probabilmente tutti i contrasti in materia si sarebbero potuti evitare. Ed, invece, il Comune ha preferito non agire ed attendere che fossero i cittadini a farlo, contrariamente a come dovrebbe avvenire in una comunità democratica, dove gli elettori votano chi dovrebbe rappresentarli e proteggerli. In questo quadro, la cittadinanza si sarebbe attesa dal Comune un comportamento differente, quantomeno di apertura verso la collettività. Ed, invece, i buoni propositi sbandierati da assessori, consiglieri e funzionari sono rimasti, purtroppo, solo sulla carta, non trasformandosi mai in fatti concreti a favore dei cittadini. Si vedrà ora se, in base al nuovo regolamento approvato, il Comune prenderà le contromisure per porre comunque rimedio ad installazioni radio base già autorizzate a pochi metri da abitazioni private, oppure se tale regolamento sia solo un atto formale, volto ad “accontentare” sulla carta la cittadinanza. Anche perché le scelte comunali finora assunte in materia di autorizzazioni per impianti radio base sono state l’ennesima riprova che, nel momento in cui più ce ne è stato bisogno, il Comune ha voltato le spalle ai cittadini. Comportamenti di cui questa cittadinanza prende atto in vista delle future scelte elettorali e non solo».