Accoltellamento in stazione a Bordighera, 22enne accusato di tentato omicidio

7 novembre 2023 | 09:59
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Accoltellamento in stazione a Bordighera, 22enne accusato di tentato omicidio

Il giovane si trova ora agli arresti domiciliari

Bordighera. Nel fine settimana, i carabinieri della compagnia di Bordighera hanno rintracciato ed arrestato un ventiduenne nato a Torino, ma di origine tunisine, responsabile dell’accoltellamento di un diciannovenne di Ventimiglia nei pressi della stazione ferroviaria.

Tutto ha avuto inizio intorno alle due di notte di sabato, quando è giunta al 112 una chiamata dall’ospedale di Bordighera che informava i carabinieri che era appena stato portato in pronto soccorso, da alcuni giovani, un ragazzo con quattro ferite da taglio al capo, al collo ed all’emitorace e quindi potenzialmente letali.

Giunti sul posto, i carabinieri hanno potuto constatare che il ferito, già noto alle forze dell’ordine, aveva avuto un’accesa discussione con un altro ragazzo nei pressi della stazione di Bordighera: discussione che poi degenerata sino al grave epilogo del suo ferimento con quello che poi si è rivelato essere un coltello con una lama di circa venti centimetri. Trasferito all’ospedale di Sanremo per le ulteriori cure del caso, il ragazzo è tutt’ora trattenuto in osservazione, ma non in pericolo di vita e con una presumibile prognosi di circa trenta giorni.

Raccolte le testimonianze dagli altri giovani che avevano accompagnato la vittima in ospedale, sono immediatamente scattate le ricerche dell’autore delle ferite che è stato rintracciato poco più tardi dai carabinieri di Bordighera proprio al pronto soccorso di Sanremo, perché anche il 22enne aveva dovuto ricorrere alle cure mediche per una ferita da taglio ad una mano.

Sottoposto a fermo di indiziato di delitto, il giovane nativo di Torino, ma di origine tunisine ed anch’egli ben noto alle forze dell’ordine, è stato quindi a sua volta trasferito all’ospedale di Savona, dove è stato piantonato e successivamente posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha infine disposto la sottoposizione agli arresti domiciliari, sposando appieno l’ipotesi di tentato omicidio sostenuta dagli investigatori, constatando nel dispositivo del provvedimento la potenziale idoneità degli atti dell’indagato a provocare la morte della vittima stante la gravità della ferita riportata al collo (che ha sfiorato la carotide) e la profondità di quella al torace.