Ventimiglia, straniero ferito a morte da connazionale. Le reazioni della politica
Il gruppo Lega a sostegno del sindaco Di Muro: «Superato ogni limite». Il Pd: «Manca la volontà di governare il fenomeno immigrazione»
Ventimiglia. «Quello che è successo a Ventimiglia è molto grave. La situazione continua ad aggravarsi ogni giorno di più». Lo dichiara il segretario provinciale del Pd di Imperia Cristian Quesada, che interviene in merito della lite tra due nigeriani, sfociata in omicidio, avvenuta ieri intorno alle 19,30 in piazza Cesare Battisti, nel cuore di Ventimiglia. «È il momento di agire non con operazioni spot, come vuole il mantra dell’amministrazione comunale a guida leghista – aggiunge il segretario dei Dem -. Servono soluzioni, serve un centro di accoglienza e un supporto concreto alle associazioni che si occupano del tema. È evidente che le forze dell’ordine fanno il possibile in una situazione di grande emergenza. Al di là dei proclami, serve un intervento del governo su Ventimiglia, il rischio grosso è che situazioni come questa possano ripetersi».
Non fa sconti a nessuno l’ex sindaco di Ventimiglia, attuale consigliere regionale Enrico Ioculano (Pd): «Questo è il risultato della politica di sicurezza delle destre – dice – Ossia un sabato sera, alle 20, in pieno centro, in stazione, ci scappa il morto. Il discorso è che non si può sempre fuggire dall’assunzione di responsabilità: il tema immigrazione è uno di quei temi su cui bisogna metterci la faccia e assumersi le proprie responsabilità nel governo dei flussi. All’epoca della mia amministrazione (2014-2019, ndr) abbiamo cercato di farlo mettendoci la faccia, e con tutte le complicazioni e le difficoltà del caso abbiamo sempre cercato di trovare un equilibrio tra popolazione residente e quella in transito. Quando si nega ogni tipo di governo del fenomeno, purtroppo si verificano anche questi episodi. Resta il fatto che, a distanza di qualche settimana dalla visita del ministro degli Interni, il risultato di questi grandi annunci è che purtroppo c’è un morto, durante una rissa, in pieno centro città».
«L’omicidio di un immigrato, sgozzato in pieno centro, occorso ieri sera in stazione era solo questione di tempo, una tragedia annunciata. Molto è stato fatto, nei limiti delle competenze di un’amministrazione comunale, ma molto altro c’è da fare: come Lega sosteniamo senza se e senza ma la necessità, più volte sollevata dal sindaco Di Muro, di aprire al più presto un Centro di permanenza per i rimpatri per rinchiudere i delinquenti, i violenti e i criminali in attesa di espulsione dal territorio nazionale. Questa gente, di cui non conosciamo neanche l’identità, non può più girare indisturbata. Al tempo stesso serve una struttura di sollievo che, chiudendo i cancelli la sera, non permetta più ai migranti di accamparsi, bivaccare o commettere atti delinquenziali. Abbiamo sopportato anche troppo, è ora di dire basta!». Così commenta il tragico episodio di ieri il gruppo consiliare Lega Liguria – Di Muro Sindaco, per bocca del direttivo della sezione Lega Ventimiglia -.
A chiedere un intervento del Governo è anche il consigliere comunale di minoranza Gabriele Sismondini, candidato sindaco civico nella lista di centrosinistra alla scorsa tornata elettorale: « È un evento tragico – afferma -. Mi auguro che a seguito di ciò, Ventimiglia possa avere l’aiuto del Governo di cui ha bisogno in materia di sicurezza. Inoltre non dimentichiamo che è morto in maniera tragica un ragazzo giovane. Sono certo che le forze dell’ordine riusciranno a ricostruire la vicenda».
«Questo nuovo e gravissimo fatto di sangue preoccupa tutti i cittadini e presumo, anche l’intero consiglio comunale», gli fa eco l’ex sindaco di Ventimiglia e attuale consigliere comunale di opposizione Gaetano Scullino, che chiede a tutti gli amministratori di unire le forze per «ricercare assieme una soluzione per meglio governare questo enorme problema della numerosa immigrazione che stiamo vivendo da tempo, evitando facili ma ingiuste speculazioni politiche. Cerchiamo invece di dare una doverosa risposta di sicurezza e vivibilità alla nostra comunità».
«Sono colpito dal fatto di cronaca successo ieri sera, del quale gli inquirenti dovranno chiarire le modalità e soprattutto il movente; è un atto che condanniamo con forza, sosteniamo il aindaco a continuare a coinvolgere tutti gli enti preposti per garantire quel senso di sicurezza che sentiamo meno», dichiara il consigliere comunale di maggioranza Matteo Ambesi (Cambiamo).
«Purtroppo oggi Ventimiglia piange l’ennesima sciagura figlia di una gestione inadeguata da parte dell’Europa del fenomeno migratorio – afferma il Gabriele Amarella, segretario di Forza Italia a Ventimiglia – La città è stata trasformata nel collo dell’imbuto ove confluiscono la disperazione di rifugiati e profughi assieme alla inciviltà di trafficanti e clandestini. La cittadinanza ha paura e la gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico sono sempre più difficili. Forza Italia confida che possa essere trovato un nuovo equilibrio, frutto dell’impegno del Governo che vede in prima persona impegnato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, con la modifica dell’attuale normativa convenzionale per disciplinare respingimenti, accoglienza, asilo e assistenza, evitando che sia il paese di primo arrivo a doversi fare carico dei costi umani, sociali ed economici, come avviene oggi, dell’immigrazione. Nel frattempo invoca e richiede la attuazione degli impegni assunti nella sua recente visita dal ministro degli interni Piantedosi per garantire sicurezza ai ventimigliesi, che già fino a oggi troppo hanno subito, senza mai venir meno alla generosità e umanità che sempre hanno mostrato verso i più deboli».
Torna a chiedere l’apertura al più presto di un Centro per il rimpatrio in Liguria il consigliere di maggioranza Roberto Parodi (Frontalieri): «Dopo quanto accaduto ieri – dichiara – Ribadirò ancora con più forza in maggioranza che ci vuole una sorveglianza maggiore, un controllo maggiore e insisto ancora di più sul fatto che serve un Cpr. Ci sono circa 200/300 frontalieri che la sera rientrano dal lavoro e, soprattutto le donne che arrivano in stazione devono farsi andare a prendere da genitori, parenti o amici perché manca la sicurezza. C’è un grave senso di pericolo anche quando non succede nulla. Come abbiamo chiesto al ministro dell’Interno Piantedosi, abbiamo necessità di avere più polizia, più forze dell’ordine, da distribuire in un diversi luoghi della città».