Ventimiglia, scontro in consiglio comunale: l’ordine del giorno delle minoranze non si vota. «Limitati i nostri diritti»

12 ottobre 2023 | 18:17
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Cpr e centro di accoglienza: le posizioni dei partiti

Ventimiglia. E’ polemica sul consiglio comunale straordinario convocato dalle minoranze sul tema dell’accoglienza migranti e sul Cpr (centro per il rimpatrio): quando il segretario comunale ha dichiarato, a inizio dell’assise, che non ci sarebbe stata la votazione dei due punti all’ordine del giorno, portati dalle opposizioni, il parlamentino è stato sospeso per ben due volte, senza arrivare a un punto di incontro tra le parti, nemmeno quando il presidente del consiglio comunale, Roberto Nazzari, ha proposto di trasformare i punti all’ordine del giorno in una mozione, in modo di metterla ai voti.

«E’ stato limitato il diritto dei consiglieri – ha detto Tiziana Panetta -. Noi vogliamo sapere qual è la posizione dei consiglieri. Si parla di collaborazione, ma non ci consentite di sapere, in questo consesso, qual è la posizione dell’assemblea e del consiglio comunale. Una mera discussione è fine a se stessa».

«La minoranza ha chiesto un consiglio comunale straordinario per parlare di due situazioni, il cpr e il centro di accoglienza o di transito – ha detto Gaetano Scullino -. Ora, fare una mozione, si poteva presentarla in qualsiasi consiglio comunale. Non c’era bisogno di convocare un consiglio comunale ad hoc. Noi volevamo sapere come si esprime il consiglio comunale, se a favore o contro il Cpr a Ventimiglia e se a favore o contro il centro di transito a Ventimiglia».

«Il fatto che non vogliate porre in votazione l’ordine del giorno che abbiamo portato oggi ci fa pensare che non vogliate esprimervi, non vogliate dire chiaramente quelle che sono le vostre posizioni – ha detto il consigliere Vera Nesci (Pd). Quello che è chiaro è che non c’è un progetto per aprire un punto di assistenza e sollievo ai migranti che sono in città».

A prendere la parola è stato poi il consigliere Roberto Parodi, che ha dichiarato di aver subito un «vero e proprio linciaggio da parte di sostenitori del Pd» dopo aver scritto su Facebook che un Cpr è come «un bidone di immondizia pieno di rifiuti». «Il mio era un esempio di qualcosa che nessuno vuole», ha spiegato Parodi, che ha sottolineato come lo stesso paragone l’avesse fatto, il giorno prima del suo post, il sindaco di Cisano Sul Neva (Savona), esponente del Pd. «Siccome dopo quello che ho scritto il consigliere regionale Enrico Ioculano ha chiesto le mie dimissioni, chiedo che lo faccia anche per il sindaco del suo partito, per essere coerente». Sul Cpr ha detto: «Sono favorevole, come prevede il decreto. Ed era chiaro che non sarebbe stato a Ventimiglia – ha aggiunto, rivolgendosi all’opposizione – Avete fomentato paure nella cittadinanza, strumentalizzando il decreto, che forze non avete neanche letto». E sul Pad: «Per il centro di accoglienza mi sono sempre dichiarato favorevole, perché l’accoglienza ci deve essere».

«A Ventimiglia il 10 percento dei migranti sono donne e bambini, il restante novanta percento è formato da uomini che per metà sono irregolari – ha precisato il consigliere Simone Bertolucci (Lega) -. Sul Cpr c’è stato un errore di valutazione iniziale. Si è parlato di autocandidatura di Ventimiglia, ma un conto è la disponibilità eventuale a un indirizzo che arriva da organi sovracomunali, un altro è l’autocandidatura. Questo consiglio è tautologico, anche perché c’è stata la visita del ministro Matteo Piantedosi che ha dichiarato che si farà un Cpr nel territorio ligure, non a Ventimiglia, dove invece sorgerà un centro di sollievo, come lui lo ha definito». E ancora: «Sul centro di accoglienza ci hanno detto che siamo stati incoerenti. La Lega sarà e continuerà ad essere contro i centri di accoglienza, ma contro i centri di accoglienza come la città ha avuto modo di avere fino ad ora. Il Ferrotel è una struttura chiusa, già esistente, diverso dal Parco Roja anche perché avrà una regolamentazione molto più puntuale. I centri di accoglienza fatti come erano prima hanno solo causato sofferenza a interi quartieri».

«L’immigrazione a Ventimiglia c’è da più di 25 anni – ha detto Gianni Ascheri, consigliere di Fratelli d’Italia -. Prima, però, erano situazioni momentanee: questi soggetti venivano a Ventimiglia, si affrontava la situazione e nel giro di alcuni mesi si risolveva. Ora la situazione è cambiata. Vi invito a seguire le trasmissioni su Rete 4, con Del Debbio e Mario Giordano, così capite a cosa andiamo incontro: problemi gravissimi, con assalto alle persone nella città per rubare e quant’altro. Poi c’è anche il discorso religioso e su questo anche dobbiamo stare attenti, vedendo anche quello che sta succedendo a Israele. La posizione di Fratelli d’Italia è questa: siamo favorevoli per un Cpr sul territorio regionale e per un Pad a Ventimiglia, sotto il controllo delle forze dell’ordine, così come il nostro sindaco sta trattando. Se lo fanno (il Pad, ndr), devono dare garanzie di sicurezza». Ascheri ha poi aggiunto che «le forze dell’ordine vanno meglio gestite, perché è assurdo che ci siano tre camionette ai giardini e nessuna in stazione o al teatro. Le forze dell’ordine, a Ventimiglia, ci sono ma vanno gestite e organizzate meglio».

«Il ministro Piantedosi è stato molto chiaro: il cpr a Ventimiglia non si farà, quindi siamo qui a parlare del nulla – ha detto il consigliere Franco Ventrella (Forza Italia) -. I migranti che ricorrono alla violenza, che usano qualsiasi mezzo per attaccarsi o per attaccare, questi secondo me non hanno altra destinazione che non il Cpr. Per cui se noi vogliamo il Cpr e siamo certi che sia uno strumento importante per limitare la violenza di questi individui, è chiaro che diamo disponibilità nel nostro territorio. Ma ci è stato risposto che non ci sono le strutture adatte nella nostra città. Sul centro di accoglienza o di sollievo, come lo ha definito il ministro Piantedosi, deve essere realizzato per rendere umane le condizioni dei migranti ma anche per dare sollievo ai cittadini».

«Ho sentito parecchia superficialità in certi interventi – ha detto il consigliere Matteo Ambesi (Cambiamo) – Nè un Cpr né un centro di accoglienza possono fare da deterrente o invogliare le persone in transito. Ventimiglia rimarrà sempre un crocevia di migrazioni, dobbiamo prenderne atto, così come dobbiamo capire che non riusciremo a fermare questo fenomeno se è la volontà di qualcuno. Stiamo attenti alle parole: parliamo di “fenomeno” e non di “problema”, e magari evitiamo espressioni come “bidoni della spazzatura”».

«La strategia c’è: questa amministrazione non intende subire decisioni prese dall’altro ma condividerle con gli organi preposti. Sembrano frasi fatte, ma in passato questo non è avvenuto – ha dichiarato al termine della discussione il sindaco Flavio Di Muro (Lega) -. A chi parla di strategia che manca, a me spiace che nell’ultimo consiglio comunale, per ringraziare il ministro dell’Interno per la visita, non tutti i consiglieri si siano alzati ad applaudire: questo è un segnale di non unità del consiglio».

«Vi annuncio che la prossima settimana sono stato chiamato alla Camera per esprimere i pareri sul decreto legge sull’immigrazione – ha aggiunto il sindaco – Quindi la città di Ventimiglia è ascoltata e ricevuta». Parlando di strategia, Di Muro ha aggiunto: «Ci vuole l’accoglienza ma anche la repressione: il sindaco deve far modo di garantire la sicurezza urbana, su questa abbiamo qualche garanzia in più. Sull’accoglienza non si può proporre una struttura sola, non si può pensare di mettere donne, bambini e uomini nello stesso centro. E’ giusto e rispettoso, per queste persone, avere delle posizioni separate».