Ventimiglia, riqualificazione delle spiagge ferma al palo. Scullino: «Rischiamo di perdere i finanziamenti»

Ventimiglia. «L’amministrazione ha tempo solo trenta giorni per effettuare la pubblicazione del bando di gara e affidare i lavori per riqualificare le spiagge comprese tra il lungomare Varaldo e la foce del fiume Roya, altrimenti si vedrà revocare i finanziamenti ottenuti per oltre 3 milioni di euro». A dichiararlo è l’ex sindaco di Ventimiglia e attuale consigliere comunale Gaetano Scullino, preoccupato per le sorti di 3.476.909.66 euro ottenuti dal Comune di Ventimiglia dal dipartimento di Protezione Civile per mitigare il rischio di alluvione e il rischio idrogeologico e destinati, appunto, a costruire una secca sommersa in quel tratto di litorale per la protezione della passeggiata ciclopedonale a sbalzo da eventi meteomarini.

Visto che «dall’insediamento della nuova amministrazione sono già trascorsi cinque mesi e ne residuano solo circa 30 giorni per effettuare la “pubblicazione bando di gara ovvero l’avvio della procedura di affidamento” che dovrà essere ultimata entro il 30 novembre 2023» e «a quanto risulta, sembra che nessuno degli indispensabili adempimenti istruttori prodromici alla Conferenza dei Servizi decisoria è stato ancora attivato», scrive Scullino nell’interpellanza urgente presentata al consiglio comunale, «è alto il rischio di revoca del finanziamento delle opere a difesa della costa, con susseguente stralcio del progetto dall’elenco approvato e rimodulazione delle risorse a favore di altro beneficiario».

Per questo l’ex sindaco chiede di «conoscere le motivazioni alla base della eventuale perdurante inerzia che mette a rischio di revoca del finanziamento di € 3.476.909.66 e nella denegata ipotesi che ciò avvenga, di conoscere la “giustificazione motivata dell’eventuale mancato rispetto della scadenza, considerato che la “ricostruzione e riqualificazione” delle spiagge di Ventimiglia avrà una ricaduta positiva anche alla tutela e salvaguardia della passeggiata ciclopedonale a sbalzo».