Tutto pronto a Monaco per Beking, l’evento dedicato alla bicicletta

Il ciclismo è cambiato, non solo a livello individuale ma anche e soprattutto collettivo. Beking è anche un incentivo per mostrare come sia possibile viaggiare in città in modo snello e sostenibile
Monaco. Beking non è solo un evento di un giorno, è un vero e proprio manifesto culturale che coinvolge persone con stili di vita diversi e ne migliora la qualità grazie al mezzo di trasporto più rispettoso dell’ambiente: la bicicletta. I fondatori, Matteo Trentin e Claudia Morandini, puntano ancora una volta sui capisaldi che li hanno portati a realizzare un progetto che coinvolge famiglie, campioni e tifosi.
«Condividere, educare le nuove generazioni – spiega Claudia – A Beking lo spirito di tutti è fare del bene, cercare di cambiare le cose, educare al rispetto e ai valori dello sport, che poi sono quelli della vita».
Il ciclismo è cambiato, non solo a livello individuale ma anche e soprattutto collettivo. Beking è anche un incentivo per mostrare come sia possibile viaggiare in città in modo snello e sostenibile.
«Vogliamo che il ciclismo sia visto non solo come uno sport per noi professionisti, ma anche come uno stile di vita che aiuta la città e i suoi abitanti a vivere in modo più verde – ha sottolineato Trentin – Le edizioni precedenti ci hanno insegnato che è possibile spostarsi a Monaco, e in qualsiasi città, educando i più giovani al corretto utilizzo della bicicletta»
Negli ultimi anni l’evento ha avuto un impatto importante a Monaco, tanto che la popolazione e il pubblico sembrano essersi maggiormente coinvolti in questo sport in modo funzionale e sano. «Vedo più bambini che vanno in bicicletta in città, più adulti che usano le e-bike per spostarsi e andare al lavoro – ha osservato Claudia – Molte persone hanno iniziato a guardare il ciclismo in TV, chi prima non lo faceva. I nostri campioni hanno mostrato un lato più umano e hanno ispirato il pubblico a tifarli per tutta la stagione. Questo fa parte della magia di Beking e noi ne sono molto felice»
Il messaggio del progetto diventa ogni anno più forte, grazie al sostegno dei partner e dei ciclisti professionisti che hanno aderito alla causa, come ha confermato Matteo: «Dobbiamo ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto fino ad ora, dagli sponsor ai nostri amici professionisti e la squadra che ogni giorno mette impegno e passione in questa grande avventura. Il ciclismo è uno sport di squadra e l’unione è tutto in momenti come questo. Insieme possiamo ottenere molto».
Un sostegno importante che coinvolge anche emotivamente, a partire dai sogni dei più piccoli. «I nostri atleti hanno capito che le impronte lasciate dai loro successi sportivi danno speranza ai bambini, e credo che questo valga più di qualsiasi vittoria – ha continuato Claudia – Beking è una festa del ciclismo, è una festa delle famiglie, è l’unico momento in cui qualcosa viene realmente, puramente e semplicemente condiviso. I sorrisi dei bambini, vederli pedalare fino all’ultimo, la passione dei più piccoli : questa è la nostra più grande soddisfazione ed orgoglio».
Matteo Trentin ha svelato anche i dettagli della prossima edizione, che si svolgerà il 26 novembre al Port Hercules di Monaco: «I bambini saranno felicissimi di incontrare per la prima volta Speedy, la nostra mascotte: sarà con noi per intrattenere i più piccoli e coinvolgerli in tante attività creative. Per quanto riguarda gli eventi ciclistici, inizieremo con la Pro-Am del mattino, a cui seguirà la Children’s Bike Ride, al termine della quale la pista sarà aperta a tutti per circa due ore. La giornata culminerà con la criterium professionistica, che inizierà intorno alle 14 e poi potrete pedalare in tutta sicurezza fino alle 17 su un circuito che vi ricorderà il mitico circuito di Formula 1 di Monaco».
L’invito è aperto a tutti: Beking aspetta ciclisti grandi e piccini, appassionati e curiosi per una giornata speciale dove scambiarsi messaggi positivi e provare a cambiare direzione insieme, un colpo di pedale alla volta.