Scuola Moro chiusa per verifiche, i genitori si sfogano: «Ci sentiamo presi in giro»

Lettera di Serena Pastore a nome delle famiglie coinvolte nello spostamento delle classi nel plesso di San Giacomo
Sanremo. «Mercoledì pomeriggio è stata convocata una riunione a scuola di massima urgenza con la preside e i rappresentanti di classe, senza convocare tutti i genitori, per il giorno seguente, 19 ottobre. Non avevamo la minima idea di cosa dovessimo discutere con la preside poiché non eravamo stati avvisati di nulla nei giorni o settimane precedenti». Inizia così lo sfogo dei genitori degli alunni della scuola E. Moro del quartiere di San Bartolomeo a Sanremo che da lunedì sarà chiusa per consentire verifiche strutturali sull’edificio, decise dal Comune in seguito a un sopralluogo effettuato sul posto. A firmare la lettera è Serena Pastore a nome delle famiglie coinvolte nel trasferimento delle classi presso il plesso di San Giacomo.
«Alla riunione erano presenti vari architetti del Comune, l’assessore Massimo Donzella, la preside e dei responsabili della scuola, che ci hanno comunicato che da oggi il plesso di San Bartolomeo avrebbe chiuso fino a data da destinarsi e che bambini sarebbero stati trasferiti nel plesso di San Giacomo. Lo spostamento è derivato dal fatto che non sanno se la scuola è sicura, e sicuramente ha degli interventi da fare. Nella scuola da tempo ci sono queste crepe che sono peggiorate e delle zone sbarrate, quindi non si è trattata di una cosa improvvisa. Perché i controlli non sono stati fatti prima? Perché a settembre i bambini hanno iniziato a frequentare come se niente fosse e adesso senza preavviso la chiudono?»
Continua Pastore: «Ieri hanno spiegato inoltre che è una scuola che già in passato aveva avuto necessità di consolidamenti – da quanto comunicato 2 interventi a distanza di qualche anno -, però perché nessuno ha pensato di continuare a effettuare controlli cadenzati (magari nelle lunghe pause estive?), per avere la certezza di dare agli studenti un ambiente sicuro in cui stare? Neanche nel 2020, dopo il caso di inagibilità della Pascoli, quando sono stati fatti i controlli strutturali alla maggioranza delle scuole di Sanremo, il plesso di San Bartolomeo è stato verificato che fosse a posto?»
«Noi genitori non contestiamo lo spostamento per la sicurezza, ovviamente vogliamo che i nostri figli siano al sicuro, però adesso ci ritroviamo ad un mese dall’inizio dell’anno sballottati in un’altro plesso e non possiamo non pensare che forse le cose sarebbero potute essere verificate prima. San Bartolomeo è un plesso composto dalla scuola dell’infanzia con 24 bambini e dalla scuola primaria che include due pluriclassi con un totale di 14 bambini (di cui 6 nuovi iscritti quest’anno quindi non una scuola che avrebbe dovuto chiudere…).
È l’ultima primaria pluriclasse presente sul territorio di Sanremo, quindi una realtà che non può chiudere perché deve essere una scelta per i genitori avere anche questa opportunità, e infatti i 6 nuovi scritti di quest’anno sono la prova che è una scuola che deve continuare a vivere».
«È un gioiello, un’oasi di pace, dove i bambini, essendo in pochi, riescono ad imparare ai loro tempi, hanno molto spazio, le maestre hanno la possibilità di fare tantissime attività e uscite didattiche. L’asilo invece è l’unico nella vallata tra San Romolo, San Giacomo, giro dell’isola e San Bartolomeo, quindi anch’esso importantissimo per le tante famiglie della zona ma non solo, perché vari bambini arrivano dal centro proprio per il fatto che è una scuola piccola e non in mezzo alla caotica città. Speriamo che proprio per il fatto che sia un plesso più piccolo (che comunque ad oggi ha 38 bambini…) non dobbiamo rischiare un sacrificio per una spesa forse troppo grande».
«I tecnici non sanno ancora l’entità degli interventi da fare, ma hanno prospettato che se sono interventi di consolidamento chissà magari riescono a farli, ma se è qualcosa di ben più grande (non si sono sbilanciati ma la nostra percezione è stata che ci sia anche la possibilità di buttarla giù e ricostruirla vista la chiusura a data da destinarsi…), chissà se si riuscirà a fare o perlomeno se si riusciranno a trovare i fondi necessari. Però qua stiamo parlando dell’istruzione dei nostri bambini, e soprattutto di una scuola di quartiere, importantissima per il territorio».
Conclude il genitore: «Ci sarà da parte delle istituzioni tutto l’impegno necessario per mettere in sicurezza la scuola di San Bartolomeo per farla riaprire? O siamo davanti ad un altro caso di tagli economici, a scapito dell’istruzione dei nostri bambini? Speriamo che questo spostamento a San Giacomo non sia una mossa strategica per renderlo definitivo. E chiudere per sempre San Bartolomeo».