Storia e amicizia

Olivetta San Michele e Monaco legate dal nome dei Grimaldi, il principe Alberto II in visita ufficiale fotogallery

Per la prima volta nella storia

Olivetta San Michele. Oltre cinquecento anni di storia uniscono il territorio di Olivetta San Michele, piccolo centro della val Roja, e il principato di Monaco. A sancire un’amicizia secolare, oggi, è stata la visita ufficiale del principe Alberto II di Monaco in occasione dell’ingresso di Olivetta nell’associazione Siti Storici Grimaldi, presieduta dal sindaco di Dolceacqua, amico personale di sua altezza serenissima, Fulvio Gazzola.

Una giornata di festa, quella odierna, che ha coinvolto tutto il paese. «Il legame tra Olivetta San Michele e Monaco, nasce nel 1500 con le “lex patenti” del 22 dicembre di re Luigi XII, quando venne assegnato il castello e il territorio di Piena, di cui faceva parte anche Olivetta San Michele, a Giovanni Grimaldi. Poi nel 1526, il territorio viene assegnato al signore di Monaco, il vescovo di Grasse Agostino Grimaldi – ha dichiarato il sindaco di Olivetta Adriano Biancheri – Dal 1947, Piena e Libre sono passati alla Francia, ma fino al 1946 erano parte di un territorio unico con Olivetta San Michele, Fanghetto, San Michele, Piena e Libre. E’ questo il legame».

«Chiaramente per noi oggi è un giorno molto importante per la visibilità che ci può dare il fatto di essere entrati nell’associazione Siti Storici dei Grimaldi – ha aggiunto il primo cittadino -. Questo ci darà anche la possibilità di collaborare con Monaco per progetti Alcotra in tema ambientale, poi c’è la promozione di prodotti artigianali, che potranno essere esposti a palazzo una volta all’anno. La vetrina di Monaco è internazionale pertanto per noi è una giornata veramente molto importante».

E’ la prima volta che un regnante del Principato di Monaco visita Olivetta San Michele. Nell’occasione, Alberto II ha scoperto la targa all’ingresso del borgo che ne sancisce l’appartenenza ai Siti Storici Grimaldi. Poi la visita in chiesa, scortato dalle più alte cariche provinciali e locali. Passeggiando per il paese, il principe si è intrattenuto anche con i cittadini, dispensando sorrisi e saluti, prima degli ultimi due appuntamenti istituzionali: la scopertura della targa, affissa sul palazzo comunale, a ricordo della giornata odierna, e lo scambio dei doni nella sala del consiglio comunale.

Il discorso di Alberto II di Monaco

«I sentieri della storia sono talvolta impenetrabili e complessi – ha dichiarato il principe Alberto nel suo discorso – Il destino delle due comunità che ho il piacere di visitare questa mattina, nell’ambito dei miei viaggi abituali nei luoghi storicamente legati alla mia famiglia e al Principato, ne è un buon esempio». E ancora: «Un territorio che visse all’unisono per diversi secoli, sotto l’alta protezione del castello di Penna, oggi si ritrova separato, non solo da un confine comunale, ma dal limite di due Stati».

«Ansioso, in una visione a lungo termine, di riannodare la catena che il tempo potrebbe aver spezzato, ho tenuto a non visitare Piena Alta – oggi frazione del comune di Breil, situata in Francia – senza venire, nello stesso tempo, da voi, a Olivetta San Michele, dall’altra parte del confine. Perché, come lei ha sottolineato, signor sindaco, i legami che ci uniscono sono gli stessi, anche se il “capoluogo” del suo Comune è migrato. Olivetta San Michele era, prima del 1890, Piena; e Piena, forma italianizzata, era, prima del 1862, Penna, nella sua antica scrittura latina e ligure. Nel 1947 la frazione Piena divenne, in francese, Piène; e venne annessa al comune di Breil-sur-Roya. Questa antica comunità di Penna è ovviamente quella citata in diversi documenti, conservati ancora oggi nell’archivio del Palazzo Principesco».

«Vediamo così, nel contesto delle guerre italiane, in cui Monaco, in una situazione cuscinetto, rivelò il suo carattere strategico per le grandi potenze rivali, il mio antenato Giovanni II nominato dal re di Francia Luigi XII, nel 1500, governatore di Penna. La concessione del controllo di questa fortezza è legata a quella, contestualmente, del governo della città di Ventimiglia – e ho il piacere di accogliere la presenza, questa mattina, nella logica di questa storia condivisa, del sindaco di Ventimiglia Flavio di Muro».

«La presenza dei miei antenati in questi territori di contatto, allora particolarmente contesi, non fu molto duratura, ma lasciò una traccia profonda, che oggi chiamiamo amicizia», ha detto il principe.

E poi: «L’Associazione italiana culturale e di promozione turistica Siti storici Grimaldi di Monaco, nata nel 2021, su iniziativa del dinamico sindaco di Dolceacqua Fulvio Gazzola, come quella creata in Francia nel 2015, permette oggi di dare senso a ciò che la storia contemporanea ha offuscato. Sono quindi molto sensibile, signor sindaco (Adriano Biancheri, ndr), all’adesione del suo Comune a questa rete».

«Inoltre, in qualità di presidente della Federazione che coordina a Monaco, dal 2022, l’azione delle due associazioni nazionali, francese e italiana, ho il piacere di confermare a tutti voi – vale a dire ai comuni di Breil e Olivetta, da un lato; de Ventimiglia e Airole, invece, l’invito lanciato per la prossima edizione degli incontri dei Siti Storici a Monaco, in Place du Palais, il 15 e 16 giugno. Nel corso di un fine settimana all’insegna dell’amicizia e della convivialità, Olivetta San Michele potrà quindi esporre, insieme alla gemella Piène, le sue tradizioni, la sua cultura materiale e immateriale, la sua gastronomia e la sua economia attuale. Un grande affresco animato, proiettato sulla facciata del Palazzo come una suggestiva lezione di storia, ci riunirà la sera».

«Nel frattempo, e ringraziandovi ancora, cari amici di Olivetta, per il calore dell’accoglienza con la quale ci avete ricevuto – ha concluso Alberto II – Vi dico a presto, da noi, nel Principato».

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