Musulmani e cristiani insieme per l’ultimo saluto ad Aadam, il giovane somalo rinvenuto morto in mare
La cerimonia funebre è stata officiata dall’imam della moschea matuziana, Alaa Ramzi. Presente il vescovo diocesano, monsignor Antonio Suetta
Sanremo. Musulmani e cristiani uniti, stamane al cimitero di Valle Armea, per dare l’ultimo saluto ad Aadam Cabdi Mohamed, il ragazzo trovato morto in spiaggia a Bordighera lo scorso 21 ottobre, quando il mare ha restituito il suo corpo. Aveva 18 anni e veniva dalla Somalia, da qualche tempo era ospite della comunità Gilardi di Vallecrosia. Non è ancora certo che si tratti del giovane trascinato dalle correnti venerdì sera alla foce del Nervia, ma è molto probabile: di Adam, infatti, non si avevano più notizie dal giorno prima che venisse rinvenuto cadavere.
Il giovane è stato sepolto secondo il rito islamico, nella zona del camposanto dedicata ai maomettani, con la bara coricata su un fianco e con il volto rivolto verso La Mecca. La cerimonia funebre è stata officiata dall’imam della moschea di Sanremo, centro culturale islamico Alhidaya in via Galilei, Alaa Ramzi, egiziano di origine.
Alla preghiera hanno partecipato tanti musulmani, tra i quali molti giovani amici di Aadam, alla presenza dei cristiani intervenuti, con loro il vescovo cattolico, della diocesi di Ventimiglia-Sanremo, monsignor Antonio Suetta. Quest’ultimo, dopo la sepoltura del giovane, ha preso la parola, commemorando il defunto, «Adam possa ricevere in premio la gioia che il Signore prepara per i sui figli» ha detto il vescovo, recitando poi l’Eterno Riposo. «Ho visto sempre la collaborazione della chiesa, per unire la comunità islamica a quella cattolica» ha spiegato l’imam Ramzi