Morte di Thomas Manna, i dubbi sull’incidente in Francia

17 ottobre 2023 | 11:40
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Morte di Thomas Manna, i dubbi sull’incidente in Francia

«C’è qualcosa che no va in questo incidente. Lo scooter di mio nipote si è scontrato con un mezzo, forse con un furgone, della polizia francese, ma nessuno ci dice nulla»

Ventimiglia. «C’è qualcosa che no va in questo incidente. Lo scooter di mio nipote si è scontrato con un mezzo, forse con un furgone, della polizia francese, ma nessuno ci dice nulla. Inoltre, non siamo ancora riusciti a vedere il ragazzo. Lancio un appello a chiunque avesse assistito all’incidente o sapesse qualcosa di farsi avanti per aiutarci a capire».

Sono le parole di Antonio Filice, zio di Thomas Manna: lo chef 28enne di Ventimiglia, in servizio nel Principato di Monaco, nonché volontario della Croce Rossa di Bordighera, che ha perso la vita nella notte di domenica scorsa, a Roquebrune, mentre rincasava con la fidanzata Siria Miceli. Anche la giovane è rimasta ferita in modo grave ed è tutt’ora ricoverata in ospedale a Mentone: le sue condizioni stanno lentamente migliorando.

Filice stamani si è recato presso l’ufficio del console italiano a Nizza, Emilio Lolli, insieme all’avvocato Marco Bosio, per cercare di far luce sull’accaduto. «Era il compleanno di Siria e avevano festeggiato a Monaco – racconta lo zio -. Erano circa le 4.40 e stavano tornando a casa. Quando viaggiava con la ragazza, voglio precisare, mio nipote non correva mai, perché sapeva che lei aveva paura».

«A questo punto vogliamo sapere cosa è accaduto e soprattutto che ruolo ha il mezzo della polizia francese – aggiunge lo zio del giovane deceduto – Vogliamo sapere se ci sono delle responsabilità. Non vogliamo accusare nessuno, ma serve chiarezza».

L’appello dei familiari di Thomas nasce dal fatto che ci sarebbero dei testimoni dell’incidente. Per aiutare la famiglia di Thomas si è attivato anche il consigliere comunale, Roberto Parodi, dei Frontalieri Autonomi Intemeli, che oggi chiede la collaborazione di tutti gli italiani che lavorano in Francia, affinché chi ha visto qualcosa si faccia avanti. «Chiunque avesse delle informazioni può chiamare direttamente lo zio Antonio Filice al 333.9719988».