La risposta

Migranti, c’è l’ok per utilizzare l’ex Ferrotel. Prefetto Romeo: «Grazie a ministro Matteo Salvini» fotogallery

Inizialmente sarà utilizzato solo il primo piano: 25 stanze che potranno accogliere circa 75 persone. Per accedere i migranti saranno identificati

Imperia. «Se non ci fosse stato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini non avrei potuto creare il secondo Pad per assistere i migranti». Lo ha detto il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, al termine dell’incontro, durato circa due ore, che si è svolto oggi in Prefettura in merito all’utilizzo dell’ex Ferrotel di piazza Cesare Battisti, a Ventimiglia: un edificio imponente che servirà per dare accoglienza temporanea ai migranti che raggiungo la città di confine per poi recarsi in Francia. Al termine dell’incontro, è stato sottoscritto un accordo tra Prefettura e Rete Ferroviaria Italiana (proprietaria dell’immobile) per il comodato d’uso del Ferrotel. Oltre a prefetto e Rfi, al tavolo erano presenti il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro (Lega), il questore di Imperia Giuseppe Felice Peritore e l’ingegnere Amedeo Pappalardo, comandante provinciale dei vigili del fuoco.

Dopo quello già attivo presso la Caritas di via Tenda, destinato ad accogliere donne e bambini, con una trentina di posti disponibili, a Ventimiglia sorgerà dunque un secondo Pad (punto di assistenza diffusa, ndr), che sarà aperto anche a uomini soli. Per poter accedere alla struttura, al cui interno ci sarà un posto fisso di polizia, i migranti saranno identificati e fotosegnalati.
Rfi ha messo a disposizione l’intero immobile ma, per accelerare i tempi di utilizzo della struttura, si partirà inizialmente con l’allestimento del primo piano: venticinque stanze, ampie e dotate di finestre, quasi tutte con servizi igienici e docce private. L’accesso alla struttura sarà graduale: l’ospitalità inizierà non appena saranno sistemate le prime stanze, senza attendere la fine dei lavori.

Dal giorno del suo insediamento, il prefetto Romeo non è mai stato con le mani in mano, anzi: ha subito cercato di trovare risposte per gestire il fenomeno migratorio a Ventimiglia. Ma quando si è trattato di individuare immobili da destinare all’accoglienza, ammette, è stato complicato. «Trovare disponibilità di un immobile privato allo scopo di dare dignitosa accoglienza ai migranti non è stato semplice. – ha dichiarato – Quando mi è stato riferito del Ferrotel, ho chiesto un incontro con il ministro Salvini al quale ho prospettato l’iniziativa di carattere umanitario e strettamente finalizzato all’assistenza dei migranti presenti a Ventimiglia. Il ministro ha accolto con entusiasmo questa iniziativa, anzi mi ha sollecitato a realizzarla al più presto. Ho trovato in lui una grande umanità accompagnata dalla volontà di fare in modo che le persone, soprattutto quelle più fragili, non trascorressero l’inverno all’addiaccio».

A giorni è previsto un terzo e ultimo sopralluogo, alla presenza dei vigili del fuoco, che servirà per definire il quadro degli interventi necessari a rendere agibile il Ferrotel e determinare i costi. A quel punto, verrà individuato un gestore. «Ci sono già delle interlocuzioni in corso», fa sapere il prefetto. Il nuovo Pad potrà ospitare circa 75 persone.

«Abbiamo colto la richiesta del prefetto della messa a disposizione del fabbricato, chiuso da circa sei anni e ad oggi non utilizzato – ha dichiarato l’architetto Diego Capoano, responsabile dell’area nord ovest di Rfi – Saranno necessari interventi di messa in sicurezza e di messa a norma degli impianti. Il piano di ristrutturazione deve, inoltre, tenere conto del fatto che il fabbricato insiste su area strettamente connessa con l’infrastruttura ferroviaria: servirà dunque una giusta segregazione di spazi in modo che il fabbricato non entri in contatto con le aree dedicate alle attività strettamente ferroviarie».

Soddisfatto il sindaco Flavio Di Muro: «Si sta procedendo verso l’individuazione di strutture volte alla prima accoglienza dei migranti – ha dichiarato – Come ho già detto, servono più strutture data la diversa tipologia di migranti presenti a Ventimiglia: serve un pad per le famiglie, serve un Cpr per allontanare gli irregolari e serve una struttura di sollievo sia per i migranti che non devono dormire sotto un ponte, sia per i ventimigliesi che non devono vedersi i portoni dei condomini sfondati e invasi da stranieri». Di Muro è convinto che quando il Ferrotel entrerà a regime, «con una gestione corretta dei trasferimenti verso la struttura, potremo evitare che in città ci siano bivacchi, accampamenti e situazioni di illegalità. E’ un passo avanti importante, che va incontro all’accelerazione dei tempi che avevo chiesto, nei giorni scorsi, a seguito dell’omicidio avvenuto proprio in piazza Battisti”. Punto focale, rimarca il sindaco, è quello della gestione della struttura: «Sarà affidata a un ente di volontariato individuato dal prefetto, ma oltre a questo, ci sarà un presidio interno e uno esterno delle forze dell’ordine», ha concluso Di Muro.

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