Ventimiglia

Migrante tenta di rubare bottiglia di grappa in un alimentari di via Tenda, la commerciante: «Siamo esasperati»

Non si tratta del primo episodio del genere: «Rubassero qualcosa da mangiare mi andrebbe bene per modo di dire, ma gli alcolici proprio no», lamenta la titolare

Ventimiglia. «Siamo veramente esasperati». È questo il grido lanciato da Rosi Camperi, titolare dell’alimentari Camperi di via Tenda, vittima nella giornata di ieri di un tentato furto di una bottiglia di grappa ad opera di un migrante.

«L’ho visto dallo specchio presente nel negozio, mi sono spaventata e ho tirato un urlo, un ragazzo giovane l’ha rincorso e a lui si sono unite poi altre persone che sono riuscite ad acciuffarlo. La refurtiva è stata recuperata e me l’hanno riportata: un litro e mezzo di Gibi», racconta la commerciante.

Non si tratta del primo episodio del genere, ma quello che è accaduto è ormai una consuetudine: «Arraffano le bottiglie e corrono come gazzelle – afferma la titolare dell’alimentari – . Vicino agli alcolici ho anche le merendine, rubassero qualcosa da mangiare mi andrebbe bene, per modo di dire perché mi hanno insegnato che non si ruba, perché se mi freghi da mangiare è un conto, ma la bottiglia proprio no. Io ho 68 anni e non riesco più a rincorrere queste persone e non voglio neanche che qualcuno li prenda e finisca a botte».

Il rione delle Gianchette è tra le zone più sensibili e colpite all’emergenza migratoria che ormai da anni sta interessando la città di confine. La difficile convivenza tra residenti e stranieri, i continui furti ed episodi violenti hanno spinto Prefetto e Questore ad istituire nelle ultime settimane un presidio fisso delle forze dell’ordine: «La situazione ultimamente è peggiorata, cosa non c’è verso le 20,30, è pieno di gente che arriva, cammina e scavalca  – dichiara la commerciante – . Quello che servirebbe è una camionetta fissa all’angolo con via Gianchette come c’era una volta perché dove c’è il passaggio è dove ci sono i passeur e gli spacciatori. Chi abita lì nei primi piani ha paura perché è facile scavalcare e le persone se li trovano sui balconi. Alla fine ci mettiamo noi nei casini se gli facciamo male».