Mezzi pesanti sulla SS28, stop definitivo a tir e autoarticolati
Anas: «Limitazione del traffico soluzione più idonea e sostenibile a garantire le esigenze di sicurezza del traffico e delle persone»
Imperia- Pornassio. Continua il pugno duro del sindaco Vittorio Adolfo per quanto riguarda lo stop ai mezzi pesanti in transito sulla statale 28 nel tratto che comprende il comune di Pornassio e le sue tre frazioni San Luigi, Case Rosse e Nava perché «la sicurezza delle persone viene prima di qualsiasi cosa». Lo ribadisce senza se e senza ma mentre comunica che la nuova ordinanza sarà non solo rinnovata a partire da domani mercoledì 1 novembre ma che continuerà ad oltranza per il semplice fatto che «è inopportuno che ogni due mesi arriviamo a rinnovare un’ordinanza». Rimane in vigore il permesso di transito per le ditte che caricano e scaricano nelle provincie di Cuneo ed Imperia. Una soluzione che ha ridotto di almeno «diminuzione di transito che oggi si attesta intorno al 30 per cento dalla prima ordinanza» e che viene confermata dal monitoraggio dell’Anas dal quale è emerso «una riduzione del traffico pesante e come, allo stato, il mantenimento di ordinanza di limitazione del traffico risulti essere la soluzione più idonea e sostenibile a garantire le esigenze di sicurezza del traffico e delle persone».
E neanche la firma del progetto del traforo dell’Armo-Cantarana previsto entro la fine dell’anno sembra portare ad una soluzione immediata perché «oltre alla firma bisogna trovare anche i soldi, fare la gara d’appalto e successivamente iniziare i lavori. In totale passano dieci anni». Un lasso di tempo troppo lungo per il primo cittadino che non ci sta e si rammarica che in «in venticinque anni non le cose siano state ferme e che la politica, sia di destra che di sinistra non abbia dato soluzioni».
«Riproponiamo l’ordinanza- spiega Adolfo- perché siamo certi della pericolosità della strada soprattutto dei tre centri abitati, San Luigi, Case Rosse e Nava, ed è compito dell’amministrazione e quindi del sindaco, prendere le opportune decisioni per quanto riguarda la sicurezza stradale e la sicurezza della vita. Il fatto che non ci sia una scadenza è dovuta esclusivamente al fatto che a me pare inopportuno che ogni due mesi arriviamo a rinnovare un’ordinanza. Non ho alcuna intenzione di toglierla perché per le condizioni esistono e bisogna trovare quelle che sono le possibilità per tutelare al massimo queste frazioni».
Resta sempre valido il passaggio per chi deve scaricare e caricare in provincia di Imperia e di Cuneo ma il primo cittadino chiede maggiori controlli ed attenzioni
«Se abbiamo controlli e attenzione abbiamo anche probabilmente una diminuzione di transito che oggi si attesta intorno al 30 per cento dalla prima ordinanza. I controlli servono a far sì che questa ordinanza possa continuare, possa avere dei risultati perché viceversa non ci sono altre soluzioni che non ritornare a ridurre i percorsi di cui ovviamente l’ordinanza non interviene. Non è questa la nostra intenzione, andiamo verso i controlli vediamo di posizionare ancor più la segnaletica purtroppo non sono possibili gli impianti semaforici e l’alternanza perché produrrebbero maggiore intensità di traffico, quindi maggiori intasamenti maggiori rischi. Siamo preoccupati perché si che entro la fine dell’anno si firmerà l’Armo-Cantarana dopo la bellezza di venticinque anni ma nello stesso tempo l’Armo-Cantarana bisogna trovare questi 440 milioni bisogna fare le gare di appalto, avviare i lavori, e quanti anni devono passare? Dieci anni? Pornassio in dieci anni in queste condizioni non può assolutamente stare ecco perché dobbiamo intervenire. Mi rammarico che in questi venticinque anni le cose sono state ferme».
Nello specifico l’ordinanza ordina «a far data dal 1 novembre, il divieto di transito per autoarticolati e autotreni, nel territorio urbano del Comune di Pornassio (IM) alle seguenti progressive chilometriche della SS.28: dal 103+150 al km 103+675 (Pornassio); dal km. 101+480 al KM. 102+200 (Case Rosse); dal km 97+340 al km. 97+980 (Case di Nava). Sono esclusi dal divieto gli autoarticolati e gli autotreni che esercitano trasporti commerciali (carico e scarico merci) con luogo di partenza e di arrivo nelle province di Imperia e di Cuneo. Sono altresì esclusi dalla presente ordinanza i mezzi di soccorso, di emergenza e il trasporto pubblico».
Un’ordinanza che nei mesi scorsi aveva fatto discutere scatenando le reazioni delle aziende del cuneese che si sono visti, di fatto negare, il passaggio ma che dopo una riunione tra il sindaco Adolfo, il prefetto Valerio Massimo Romeo , i rappresentanti della Provincia di Cuneo e il presidente della Provincia Claudio Scajola avvenuta il mese scorso si era arrivati al compromesso di consentire il passaggio solo i mezzi pesanti delle aziende che scaricano e caricano sia in provincia di Imperia che di Cuneo.