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Lite in stazione, giovane nigeriano sgozzato con un coccio di bottiglia

Rabbia tra i presenti: «Siamo diventati il Bronx»

Ventimiglia. Sgozzato con un coccio di bottiglia. E’ morto così, dissanguato, il nigeriano di circa 30 anni colpito alla gola da un connazionale, nemmeno trentenne, al culmine di una lite scaturita per motivi ancora non chiari. Il dramma si è consumato in piazza Cesare Battisti, nei pressi del civico 33, quando ancora non era calata la notte.

Anche il presunto assassino è ferito, ma non è grave. E’ stato soccorso e medicato sul posto dal personale sanitario del 118 e dall’equipaggio di un’ambulanza. Ha tagli sull’addome e sul torace, forse provocati da un coltello o forse da un’altro pezzo di vetro. Trasportato in ospedale, è in stato di fermo, piantonato dalla polizia.

omicidio nigeriano ventimiglia

Sono circa le 19,30 quando a Ventimiglia viene lanciato l’allarme: «C’è un uomo a terra, in una pozza di sangue, correte». L’arrivo tempestivo del personale paramedico non basta per salvare il nigeriano: troppo il sangue perso in pochi istanti, a causa del profondo taglio alla giugulare. Il corpo resta a terra, riverso sul marciapiede, sotto lo scalino di un’attività commerciale. E’ coperto da un telo e circondato dai nastri rossi e bianchi della polizia.

ventimiglia lite in stazione morto 14 ottobre 2023

Piazza della stazione diventa la scena di un crimine, con auto di polizia e carabinieri a fermare gli accessi del parcheggio. Sul posto arriva il sindaco Flavio Di Muro, pochi istanti dopo l’omicidio. «Vi informo di un fatto grave – scrive sulla sua pagina Facebook -. Fuori dalla stazione di Ventimiglia c’è stato un omicidio avvenuto a causa di una lite tra due immigrati. L’autore è stato arrestato. Sto andando a verificare di persona e sono già in contatto con le autorità competenti».

I rilievi della polizia scientifica vanno avanti per ore e, al contempo, vengono ascoltati i primi testimoni. Gli inquirenti avranno anche a disposizione i filmati delle telecamere di videosorveglianza, pubbliche e private, per ricostruire l’accaduto. Nel frattempo, però, la città vive un clima di paura: «Non si può più uscire di casa, siamo diventati il Bronx», dice un ragazzo giunto in stazione per accogliere la fidanzata, che arriva in treno. Il capannello di persone attirate dal via vai di ambulanze e volanti della polizia diventa sempre più fitto, e i commenti sono tutti dello stesso tenore: «Qui non si può più vivere».

Prima di spostare la salma è necessario attendere l’arrivo del medico legale, che giunge poco dopo il sostituto procuratore, Francesca Dentis. Gli inquirenti dovranno lavorare con minuzia per ricostruire i dettagli di una tragedia che ha sconvolto il sabato sera di Ventimiglia.

lite in stazione morto ventimiglia 14 ottobre 2023
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