La moneta sbagliata del centenario di Calvino è andata a ruba

Sanremo. L’Italo d’argento potrebbe valere oro. La moneta coniata dalla Zecca dello Stato in onore del centenario della nascita dello scrittore Italo Calvino ha scatenato un autentico boom di ordinativi, con tutti i 9 mila pezzi della tiratura limitata esauriti in poche ore. Questo straordinario interesse, scatenato dalle notizie relative all’errore di fabbrica (al posto del rilievo della città di Sanremo è presente quello di Mentone), coinvolge appassionati e collezionisti che ora sperano con ansia che l’istituto poligrafico nazionale ammetta la gaffe.

L’errore sospettato riguarda il rovescio della moneta, dove, a fianco del rilievo di Cosimo del “Barone Rampante” è presente un’incisione che sembra essere stata tratta da una fotografia di Mentone, in Francia, mentre di diritto avrebbe dovuto essere rappresentata la città di Sanremo, la quale ha un significato speciale nella vita dello scrittore.

Ma non è l’unico colpo di scena della vicenda. Il Comune di Sanremo, per mano del sindaco Alberto Biancheri, ha scritto ieri alla Zecca dello Stato chiedendo una revisione della moneta, che, secondo quanto dichiarato dal primo cittadino, è stata realizzata senza che il municipio fosse informato o avesse la possibilità di supervisionare il lavoro.

In ogni caso, i 5 euro di Calvino sono destinati a rimanere un pezzo d’interesse, indipendentemente dagli sviluppi futuri. Inizialmente progettata come un omaggio al grande scrittore del novecento – originario di Sanremo, dov’è cresciuto, ha studiato e ha partecipato alla resistenza partigiana -, la moneta ha attirato su di sé l’attenzione per un altro motivo: la possibilità di avere in mano un oggetto a tiratura limitata viziato da un errore che potrebbe trasformarlo in un pezzo unico e altamente desiderabile per i collezionisti.