Imperia, la mozione modificata fa contenti tutti: riunioni trimestrali sul fenomeno mafioso

Imperia. Una mozione sull’istituzione di una commissione consiliare antimafia è stata proposta all’ordine del giorno del consiglio comunale da parte del gruppo “Imperia Rinasce”. Ad introdurre la pratica la consigliera Loredana Modaffari. «Una proposta fortemente voluta da “Imperia Rinasce” e condivisa dagli altri gruppi di minoranza. Un progetto che pensiamo non potrà non trovare approvazione anche nella maggioranza. Parlando del nostro territorio, le numerose indagini hanno fatto emergere di recente 464 beni confiscati alle mafie e 30 aziende chiuse: un fenomeno radicato soprattutto nel settore degli appalti. La pubblica amministrazione è costantemente al centro di tentativi di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. E’ indispensabile che gli Enti locali aumentino la propria consapevolezza contro le mafie, rafforzando la cultura della legalità».

«Siamo una provincia che è soggetta al fenomeno in modo pesante. Abbiamo, come capoluogo di provincia, la necessità di dare un segnale. Ci sono anche comportamenti della politica locale molto gravi, di coinvolgimento in un meccanismo legato al consenso. Nella nostra realtà troppe volte si è assistito a comportamenti da parte di amministratori e politici che non hanno compreso la gravità del fenomeno mafioso. Mi auguro che ci sia la disponibilità di questo consiglio comunale a realizzare il progetto» ha commentato il consigliere Lucio Sardi di “Allenza verdi sinistra”.

«L’amministrazione non deve sputtanare la città. Si tratta di una mozione illogica e infangante per Imperia» così è intervenuto il consigliere Landolfi sottolineando la perplessità di come la mozione arrivi proprio da rappresentanti ed ex rappresentanti delle forze dell’ordine.

«Se approvata la mozione rischia di diventare un ring isterico condito da personalismi e venti contrapposti. I cittadini imperiesi e vittime della mafia meritano di poter guardare con fiducia a chi si occupa di lotta alla mafia. Accettare la mozione significa creare una immagine di dubbia sicurezza della nostra città. Oggi non è presente il consigliere Bracco e mi dispiace ma nel settore delle indagini, approvare questa mozione non vorrebbe dire creare intralci nelle forze dell’ordine?» ha sottolineato il consigliere Lazzarini.

A proporre una modifica alla mozione è stata proposta dalla consigliera Silvia Mameli del Gruppo Misto «La mozione proposta palesa dubbi interpretativi, come Gruppo Misto io e la collega Amoretti proponiamo ai proponenti una mediazione. Ciò impegna sindaco e giunta a convocare con cadenza trimestrale le commissioni prima e seconda, rispettivamente “affari istituzionali e generali” e “sviluppo economico” formata dai rappresentanti delle istituzioni interessate, da rappresentanti del consiglio comunale, da organizzazioni sindacali e dall’università, con possibilità di aggiornamento continuo e contrasto del fenomeno mafioso».

Dopo 20 minuti di sospensione del consiglio comunale e colloquio fra i capigruppo la mozione è stata in parte modificata approvando anche i cambiamenti proposti dal gruppo misto.