Allattamento al seno, lavoro e Banca del latte, l’ostetrica Bonavera: «Sensibilizzare sull’argomento»
Domani, giovedì 5 ottobre, a Sanremo, dalle ore 9 alle ore 15 al Palafiori si svolgerà un Open Day con le ostetriche del Consultorio di Sanremo e Ventimiglia
Imperia. Un rapporto speciale si instaura tra mamma e bambino al momento dell’allattamento al seno. Non sempre facile ma sicuramente speciale ed unico. Un incontro, ieri pomeriggio in biblioteca ad Imperia dal titolo ” Allattamento e lavoro, tutelare entrambi fa le differenze per le famiglie” in occasione della Settimana Mondiale Allattamento, a cui l’Asl1 ha aderito. Un pomeriggio per le neo mamme ( e papà) e le donne in dolce attesa per chiarire dubbi, sfatare miti e alcune credenze della società ma soprattutto per esser di sostegno a chi ha avuto da poco un bambino.
«Una giornata dedicata alla promozione dell’allattamento al seno- spiega Chiara Bonavera, Ostetrica del Consultorio di Imperia- e per vedere insieme quali sono i metodi di conservazione del latte materno, promuovere sani stili di vita ed informare le mamme in attesa e anche la famiglia di cercare di fare questa pratica che nella nostra società a causa dell’avvento del latte artificiale, di necessità dello stile di vita spesso e volentieri viene accantonato. Il progetto sul consultorio di Imperia consiste nel S.O.S allattamento uno sportello aperto dal lunedì al venerdì, open, ossia senza appuntamento, nel quale la mamma in difficoltà o con delle domande sull’allattamento al seno e sul neonato, può venire con il bambino e compagno e cercare di risolvere assieme qualche piccolo problema. Inoltre c’è un progetto che si chiama Spazio Mamma, sono cinque incontri dedicati alla mamma e alla coppia e alla genitorialità, insieme ad ad altri operatori del Pala salute di Imperia con i quali cerchiamo di seguire la genitorialità e l’allattamento al seno e il buono stile di vita».
«Bisogna sensibilizzare la popolazione alla banca del latte umano donato- spiega Serena Fanali, Ostetrica di Comunità- che è una realtà che si è sviluppata in Liguria negli ultimi anni e in particolare nella nostra provincia negli ultimi due anni. È molto importante se si ha la possibilità donare questo importantissimo nutrimento per i bimbi più sfortunati. Il progetto per l’Ostetrica di comunità inizierà nell’Alta Valle Arroscia con la presenza della figura dell’ostetrica per aiutare la popolazione nello stile di vita, nell’educazione e nel promuovere gli screening».
«Il Testo Unico 151 del 2002 è molto importante- spiega l’avvocato Simona Vichi dell’Ordine di Savona- ci sono tantissime norme che proteggono la maternità e la donna lavoratrice. Il 151 del 2001 è una raccolta molto ampia che pone la base la base di tutto l’impianto normativo il tentativo di non discriminare la donna, la madre. Ci sono moltissime norme sul congedo parentale. Il Testo Unico 151 ha un grosso impatto sia perché estende il concetto di maternità anche al padre coinvolgendolo nella gestione del bambino. Non distingue tra figli nati all’interno del matrimonio, figli naturali, assimila alla figliazione naturale l’adozione e l’affidamento, il che è molto importante perché è una situazione di maternità a tutti gli effetti. L’articolo 1 chiarisce subito le disposizioni all’interno del proprio contratto hanno una forza, inizia con un divieto contro la discriminazione dopodiché parla di congedi, permessi, giorni di riposo della donna lavoratrice soprattuto se operativa, ci sono articoli dedicati alle forze dell’ordine e soprattuto se la mamma lavori a contatti con agenti patogeni. Interessante è l’articolo 39 che parla dei riposi e permessi allattamento previsti senza differenza per entrambi i genitori ma per il padre se ci sono determinate circostanze, il decesso della mamma, invalida o affidamento esclusivo al papà o la mamma non intenda avvalersi o no possa usufruire di questi permessi perché magari lavoratrice autonoma».
«Il datore di lavoro – recita l’articolo 39-deve consentire alle lavoratrici madri, durante il primo anno di vita del bambino, due periodi di riposo, anche cumulabili durante la giornata. Ii riposo è uno solo quando l’orario giornaliero di lavoro è inferiore a sei ore; i periodi di riposo di cui al comma 1 hanno la durata di un’ora ciascuno e sono considerati ore lavorative agli effetti della durata e della retribuzione del lavoro. Essi comportano il diritto della donna ad uscire dall’azienda. I periodi di riposo- infine- sono di mezz’ora ciascuno quando la lavoratrice fruisca dell’asilo nido o di altra struttura idonea, istituiti dal datore di lavoro nell’unità produttiva o nelle immediate vicinanze».
Domani, giovedì 5 ottobre, a Sanremo, dalle ore 9 alle ore 15 al Palafiori si svolgerà un Open Day con le ostetriche del Consultorio di Sanremo e Ventimiglia.