L'addio

Il Club Tenco in lutto per la morte del presidente Sergio Staino

Si è spento presso l'ospedale di Firenze dov'era ricoverato. Questa sera il ricordo con Vinicio Capossela sul palco dell'Ariston

Riviera24-Massimo Ranieri e Mauro Pagani al Premio Tenco 2017

Sanremo. Questa mattina la cultura italiana ha perso un’icona della satira e del giornalismo. Sergio Staino, il celebre vignettista, noto per essere il padre di Bobo e per la sua direzione de l’Unità, è spirato all’età di 83 anni presso l’ospedale di Firenze dov’era ricoverato. Originario di Piancastagnaio, in provincia di Siena, il presidente del Club Tenco era malato da tempo, ma le sue condizioni si sono aggravate negli ultimi giorni. Questa sera verrà ricordato sul palco dell’Ariston nell’ultima giornata della rassegna 2023 che vedrà come ospite d’onore Vinicio Capossela.

La carriera di Sergio Staino è indissolubilmente legata all’Unità ma ha anche collaborato con il Messaggero. Nel 1986, ha fondato e diretto il settimanale satirico “Tango” e l’anno successivo ha realizzato il programma televisivo “Teletango” per Rai3. Successivamente, sempre per la Rai, ha prodotto “Cielito Lindo,” un varietà satirico condotto da Claudio Bisio e Athina Cenci. Nel 1989, ha diretto e sceneggiato il film “Cavalli si nasce,” e nel 1992 ha realizzato “Non chiamarmi Omar,” sviluppato da un racconto di Altan.

Nel 2007, Sergio Staino ha creato “Emme,” un “periodico di filosofia da ridere e politica da piangere,” che è stato un supplemento settimanale de l’Unità. Nel corso della sua carriera, ha continuato a collaborare con la televisione, il cinema e il teatro, contribuendo con il suo talento unico alla cultura satirica italiana. La sua scomparsa rappresenta una perdita significativa per il mondo dell’arte e del giornalismo. Sergio Staino ha lasciato un’impronta indelebile nella satira e continuerà a ispirare coloro che apprezzano l’umorismo intelligente e il commento sociale acuto.

Il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, l’assessore al Turismo Giuseppe Faraldi e l’amministrazione comunale tutta esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Sergio Staino.

“Un intellettuale di grande spessore e un uomo di cultura che mancherà molto. Da presidente del Tenco ha dato tanto a questa istituzione culturale cittadina ed è stata sempre proficua la collaborazione di questi anni. Ai familiari e agli amici vanno le nostre condoglianze”.

Il cordoglio del direttivo del Club Tenco. “Riordinare le idee e i pensieri in un momento come questo non è semplice. Ci vorrebbe una sua battuta dissacrante, magari uscita dalla bocca di Bobo, per ripristinare il clima. Sergio Staino lo conoscono tutti ma per noi era prima di tutto un amico illuminato. Una mente aperta, lucidissima, acuta. Ironico. Curioso. Una persona gentile, che teneva alle persone e ai rapporti umani. Arrivò al Tenco nell’81, accompagnato da Paolo Conte. E da allora ne divenne parte integrante fino a diventarne Presidente. Il nostro Presidente. Ha rappresentato la nostra pietra miliare e ha segnato il punto di partenza per il rilancio del Premio Tenco. Appena eletto disse queste parole: «Credo che il Tenco mi abbia veramente dato molto e se la mia satira, e il mio lavoro in genere, ha una sua leggerezza e una sua levità creativa, lo devo tanto anche alle amicizie che mi sono fatto grazie al Tenco, quell’arte dell’incontro che ha fatto del Tenco una delle strutture più affascinanti dell’Italia culturale contemporanea». E con te Sergio, quell’incontro è stato proprio prezioso. Ciao Sergio, per noi sei e sarai sempre il nostro Presidente”.

(In copertina Sergio Staino, a destra, e Massimo Ranieri)

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