Fridays for Future a Sanremo: «No a dighe e rigassificatori, governo cambi direzione»
I giovani per il clima hanno manifestato in piazza Colombo
Sanremo. A circa un anno di distanza dall’ultima marcia per il clima, gli studenti della provincia di Imperia sono tornati a manifestare questa mattina, a Sanremo, per sottolineare l’urgenza di affrontare la catastrofe climatica. In un momento in cui l’Italia sperimenta ondate di calore, alluvioni e altri eventi climatici estremi, i giovani attivisti sono scesi in piazza, in tutta Italia, nella speranza di accrescere la consapevolezza della gente sulla necessità di agire con urgenza.
Sotto l’insegna “Fridays for Future”, una cinquantina di studenti, affiancati da diverse associazioni locali, si sono radunati in piazza Colombo per poi partire in corteo tra le vie del centro. «L’Italia ha una responsabilità significativa nelle politiche globali di mitigazione, data la sua storia di emissioni. Chiediamo che il nostro Paese superi gli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea, riducendo le emissioni di gas climalteranti dell’80% entro il 2030 e decarbonizzando il settore elettrico entro il 2035. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), per riuscirci dovremmo smettere immediatamente di investire in carbone, petrolio e gas», – spiega Pietro Rizzo, uno dei referenti della protesta -.
«Al contrario, il governo italiano sembra puntare sul gas fossile, con nuovi progetti di rigassificatori, tra cui uno a Vado Ligure, che mette a rischio le comunità e gli ecosistemi locali. Fridays for Future ha l’intenzione di lottare anche su altre questioni legate alla crisi climatica, tra cui la crisi idrica e il sostegno alle persone migranti». Sempre gli attivisti: «La crisi climatica agisce come un moltiplicatore di crisi, mettendo a rischio inizialmente i territori e le comunità che sono già vulnerabili. I migranti, spesso tra le prime vittime della crisi climatica, devono essere inclusi in qualsiasi futura giustizia climatica».
«Per affrontare questi problemi, il movimento propone soluzioni che includono il ripristino degli alvei dei fiumi, la tutela del suolo e l’uso dei fondi del Pnrr per affrontare il dissesto idrogeologico. Siamo contrari alla costruzione di grandi opere come dighe e invasi, preferendo la manutenzione delle reti idriche esistenti e l’ascolto delle comunità locali. In questo contesto, tutti noi continuiamo a resistere e a praticare la disobbedienza civile in un momento in cui le misure repressive nei confronti dei manifestanti pacifici sembrano aumentare», – concludono i giovani di Fridays for future -.
Presenti alla manifestazione anche Cristian Quesada (nel video l’intervista), segretario provinciale del Partito Democratico, Fulvio Fellegara, segretario provinciale della Cgil e Mara Lorenzi di Italia Nostra.